Nel giorno in cui ovunque nel mondo si celebrano gli 80 anni di Bob Dylan rimbalzano online alcune dichiarazioni sul cantautore americano rilasciate da Red Ronnie alcuni giorni fa.

In un’intervista per Adkronos il conduttore e giornalista musicale ha confessato di non amare particolarmente Dylan e di non voler prendere parte ad eventi che ne celebrano il compleanno:
Ho declinato l’offerta di partecipare alle celebrazioni per il compleanno di Bon Dylan, perchè io personalmente preferivo Donovan, che era erroneamente definito il Bob Dylan britannico. Le canzoni di Dylan in realtà  non hanno mai avuto successo, se non interpretate da altri, dai Byrds, dai Manfred Mann, da Jimi Hendrix. Insomma io non partecipo a questa esaltazione generale di Bob Dylan.

e ancora:
Ha avuto una grande influenza, questo sì, ma a lui vengono riconosciuti tanti meriti che non ha avuto, come quello di aver elettrificato la chitarra nel folk che fu un uno scandalo. Avvenne a Newport. In realtà  il merito è stato di Mike Bloomfield che si era rotto le scatole di suonare la chitarra acustica da chitarrista di blues quale era. Non fu, quindi, un merito di Bob Dylan che in quel periodo suonava, appunto, con la Paul Butterfield Blues Band in cui c’era Mike Bloomfield

In merito al successo di Dylan il conduttore di Roxy Bar aggiunge:
I poeti americani allora andavano in quei locali di New York a declamare le loro opere. Ebbene, il poeta Allen Ginsberg disse che Bob Dylan avrebbe avuto più successo di loro, sebbene i suoi testi non fossero belli, solo perchè ‘lui ci metteva la chitarra sotto.

Infine:
Bob Dylan abitava a Woodstock ma rifiutò di andare al festival della città  perchè non c’erano abbastanza soldi. Beh, non posso amare un artista così, al di là  del fatto che non mi piace la sua voce nasale. E poi ricordiamoci che il mito di Bob Dylan è più un mito italiano che americano.

Credit Foto Red Ronnie: Niccolò Caranti, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Credit Foto Bob Dylan: Rowland Scherman, Public domain, via Wikimedia Commons