I Packs sono la creatura di Madeline Link, canadese e figlia d’arte che vive tra Ottawa e Toronto ed ha cominciato a scrivere canzoni al liceo in un progetto solista che con gli anni si è evoluto fino a diventare un solido quartetto con Shane Hooper alla batteria, Noah O’Neil al basso e Dexter Nash alla chitarra. Gli undici brani dell’esordio “Take The Cake” sono nati tra il 2019 e il 2021 e vedono Madeline Link riappropriarsi di una solitudine non cercata ma imposta dalla pandemia, che ha messo in pausa sogni e progetti. Una reazione d’istinto quella di Madeline, decisa a non addolcire nè rifinire troppo un suono orgogliosamente a bassa fedeltà .
Minimalismo ruvido e convinto insomma, con un lato rock, deciso e un altro intimo, delicato. Rumore e melodia veri capisaldi di un disco che ha come principale punto di riferimento molto rock anni novanta (Sebadoh, Pavement, Breeders su tutti) ma schiva i paragoni più ovvi con una buona dose di personalità . Notevoli le armonie di “Clingfilm” ironica riflessione sul dating del nuovo millennio, sincera la vulnerabilità di “Hangman” / “My Dream” e “U Can Wish All U Want” con la chitarra acustica protagonista, ma il meglio viene quando il ritmo si alza.
Brani come “Hold My Hand”, “Silvertongue” e “Blow By The Wind” mettono in mostra un carattere non indifferente e la giusta dose d’impertinenza. I Packs superano con tranquillità la prova del fuoco, non molto originali forse ma coinvolgenti. La scrittura di Madeline Link è incisiva senza mai diventare brutale, un sguardo acuto sulla vita di ogni giorno che improvvisamente smette di essere così ordinaria. “Take The Cake” è un buon inizio, che fa ben sperare per il futuro di un progetto che potrebbe aspirare al percorso fatto da illustri contemporanee come Snail Mail, Soccer Mommy e Phoebe Bridgers.