A distanza di tre anni dal loro ultimo lavoro sulla lunga distanza dal titolo “Fidatevi”, il trio dei Ministri ritorna sulle scene dell’alternative rock nostrano con la pubblicazione di questo nuovo EP, “Cronaca nera e musica leggera”, edito lo scorso 14 maggio tramite Woodworm/Universal che, rappresenta un omaggio alle collane Einaudi (precisamente Piccola Biblioteca Einaudi e Nuovo Politecnico) rese indimenticabili dal progetto grafico di Bruno Munari ed al proposito del quale la band ha speso dignitose parole: “I saggi Einaudi sono stati la quinta essenza della nostra infanzia, i libri dei grandi, e i loro quadrati erano il simbolo di un sapere con la S maiuscola, moderno ma autorevole. E, in più, elegantissimo. Omaggiarle è un modo per rivederle, farle rivedere e in qualche modo trovare conforto”.
La compagine milanese, composta da Federico Dragogna (chitarra), Davide Autelitano, detto “Divi” (voce e basso) e Michele Esposito (batteria), di certo non ha bisogno di presentazioni nè tantomeno di dover dimostrare alcunchè, avendo alle spalle un solido background di almeno una quindicina di anni di carriera costellato da oltre 500 concerti, dai centri sociali degli inizi ai sold-out nei superclub e ai grandi festival, insieme ad artisti di calibro internazionale.
Il mini album di oggi è stato anticipato dal potente singolo “Peggio Di Niente”, che sprigiona pillole di ottimo e sano rock sin dalle prime note del suo persistente riff seguito dalla ricercata “Bagnini” dal taglio più pop-rock, mentre la rassegnazione e l’amarezza raccontata nella splendida “Inferno” – la migliore delle quattro a mio avviso – conduce alla chiusura dei poco più dei tredici minuti dell’ep con l’altrettanto tonante title track con un chorus davvero indimenticabile.
La formazione lombarda conferma le proprie doti, se mai ce ne fosse stato bisogno, e lo fa con il suo inconfondibile stile corroborato dall’accresciuta maturità musicale ed anche dalla scrittura che, sebbene caratterizzata dalle tinte cupe e tristi, riesce a far emergere nella sua profondità la speranza di un mondo migliore: cronaca nera e musica leggera!
Photo credit: Chiara Mirelli