Gli UV-TV si sono recentemente trasferiti dalla natia Florida a NYC e questo terzo LP, che arriva dopo quasi due anni dal precedente, “Happy”, è anche il loro primo scritto e registrato nella Grande Mela.
Nato durante il primo lockdown dello scorso anno, questo nuovo album “cammina su una linea sottile tra bellezza e caos”, ci fa sapere la press-release.
Il disco si apre con “Overcast Forever”, dove i gentili vocals della frontwoman Rose Vastola iniziano subito a farci sognare con melodie dal sapore delizioso: ottimo ed esaltante anche il lavoro della chitarra di Ian Bernacett, accompagnata dal sempre energico drumming di Ian Rose, l’ultimo arrivato in casa UV-TV.
Il recente singolo “Distant Lullaby” è un brano indie-pop pieno di energia davanti alla quale è difficile resistere: il ritornello è supercatchy e ci ricorda le cose più belle dei canadesi Alvvays.
Dai toni decisamente cupi, ma comunque graziata dai vocals dreamy della Vastola e da un ritmo tranquillo, “Plume” ci sorprende dopo circa tre minuti, quando decide di esplodere totalmente con riff di rara potenza e una batteria dalla grande esplosività .
Se “I Don’t Mind” va a riscoprire tonalità indie-rock anni ’90, “Holland Sunday”, invece, chiude il disco con influenze indie-pop decisamente più riflessive e meno veloci rispetto a quanto avevamo ascoltato fino a un attimo prima.
“Always Something” è un album influenze e piacevole, che non nasconde le sue influenze, ma che sa deliziarci grazie a quelle sue splendide e incredibili melodie: una mezz’ora spesa davvero bene.