Sembra sacrilego che io debba, in premessa, ricordare che il titolare del progetto The Black è un certo Mario Di Donato, uno delle eminenze artistiche più importanti della nostra penisola, stante la sua pluri decennale carriera come guru del dark sound italiano, in compagnia, tanto per citare giusto un paio di nomi illustri, di Paul Chain e dei The Black Hole.
Parallelamente al suo impegno in ambito musicale, prima con gli storici Requiem ed in seguito con The Black, lo vogliamo ricordare quale autore rinomato a livello internazionale nell’ambito della pittura, le cui tracce visive le potete trovare anche nelle copertine dei suoi dischi. In conclusione di tale premessa, per chi fosse interessato ad approfondire la sua figura, consiglio l’autobiografia “Mario The Black Di Donato ““ Ars et Metal Mentis” di Crac Edizioni.
Il titolo del suo ultimo lavoro “Ars Metal Mentis”, a nome The Black, è fresco di stampa per la mai troppo lodata Black Widow di Genova e rappresenta, a mio parere, la summa della sua arte (consiglio vivamente la copia in vinile, uno splendido manufatto artistico al di là della musica contenuta nei suoi solchi).
Tale lavoro lo conferma ancora una volta come uno dei massimi esponenti del doom metal, continuatore della grande tradizione che va dai Black Sabbath e Black Widow passando per i Trouble, i Saint Vitus e i Pentagram.
Il nuovo lavoro trabocca di meravigliosi riff di sabbatthiana memoria, supportati da una granitica e sulfurea sezione ritmica, il tutto impreziosito da due brani strumentali posti come intro ed outro che sono caratterizzati dall’affascinante accompagnamento dell’organo. Le influenze doom si amalgano in maniera fluida con suoni propri di scuola NWOBHM e reminescenze per alcuni progressive (ma senza barocchismi o inutili orpeli) per altri di stampo psycho.
Le atmosfere , plumbee senza essere opprimenti , profumano di misticismo e paganesimo, mentre Mario declama come di consueto i testi in latino e disegna gotiche geometrie sonore ricche d’impatto.
Un album che consacra, ma non ce ne era bisogno, i The Black come assoluto nome di punta dell’heavy rock italiano.