Secondo EP per la band di Sabrina Fuentes, uscito per la label britannica Dirty Hit.
Un mini album di otto canzoni che comprende alcuni singoli che già conosciamo, come l’ormai mitica “Dumb” del 2018 e di cui vi avevamo già tessuto le lodi nell’episodio di Weekly Radar a loro dedicato.
Ad aprile arriva la prima novità , “Devil in Me”, un brano pieno di energia con doppio basso e batteria dall’impatto devastante. Il diavolo in Sabrina ci conferma che è più vivo che mai…
Passa solo un mese e la band di New York pubblica “Bet My Blood”, una adrenalinica iniezione di punk-metal-rock con una Sabrina sempre più nei panni di leader indemoniata. Un video molto attuale!
Il 17 Giugno, contemporaneamente all’uscita dell’EP, un nuovo video viene condiviso. “Physical” esce dai classici binari della band, il basso rimane sempre vivo pulsante ma il tappeto di un synth, una batteria elettronica che batte un colpo secco e continuo e un effetto che imita un vento cupo e minaccioso rendono il brano inquietante, già dall’inizio…”now that the years have gone
all along too fast
i know that i will be remembered well”
Non ci restava che scoprire i quattro nuovi brani.
“She” mette in evidenza la chitarra di Wade Oates in un brano ruvido, grezzo, con la voce di Sabrina che qui ci rapisce senza la possibilità di un riscatto.
L’anima grunge si materializza come in rito derviscio in “Self Control”
Pilbug è un viaggio che solo chi possiede le magiche chiavi del mondo “pretty sick” può comprendere appieno, superati i primi istanti di disagio e malessere si entra in una dimensione parallela a quella di un paradiso celestiale, dimensione forse mefistofelica ma dannatamente attraente.
“Bare” è una gemma costruita su un giro di basso probabilmente scovato da Sabrina in qualche angolo nascosto di una notte malinconica. Una canzone d’amore che cela dubbi e certezze, forza e debolezza.
Oltre alla chitarra di Oates a questo giro ci godiamo l’altro basso di Orazio Argentero e i ritmi di Austin Williamson alla batteria.
Una band in continua crescita che si muove in maniera disinvolta in generi e stili. Non perdiamoli di vista perchè questi sembrano viaggiare molto veloci.
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