Rhiannon Atkinson-Howatt in arte Merpire viene da Melbourne ed è uno dei nomi su cui buona parte degli addetti ai lavori australiani ha deciso di puntare fin dal 2018, anno della firma con il management Fright Night Music. Piccolo evento che ha reso più solida la carriera di questa sbarazzina ragazza con la chitarra, abituata ad affiancare alla musica lavori saltuari di ogni tipo (da antologia quello di guida turistica dei Royal Botanic Gardens di South Yarra che ha ispirato il singolo “Village”).
“Simulation Ride” è un esordio di buona fattura, prodotto da James Seymour e registrato con tutta calma tra mille location diverse che hanno contribuito non poco alla genesi di questi undici brani che a detta di Merpire sono la colonna sonora del film della sua vita tra ansie e sogni ad occhi aperti, gli stessi che non troppi anni fa la giovane Rhiannon faceva ascoltando “Why Do You Swallow So Much Sleep?” dei Bombay Bicycle Club o “Trouble Will Find Me” dei The National.
La voce grintosa non maschera anzi esalta la vena melodica di “Lately” o “Brain Cells”, il ritmo giocoso di “Habit” stemperato dalla distorsione finale quasi dolorosa che rende “Dinosaur” un ascolto diverso dagli altri. Emozioni forti presentate in formato elettrico e acustico come dimostra “Easy” e il contrasto con la batteria di “Heavy Feeiling” è volutamente netto con un bel ritornello urlato e appuntito che apre la strada alla sincerità di “Old Vein”, alla delicatezza di “Sink In” e al crescendo di “Yusiimii”. Un po’ Faye Webster un po’ Soccer Mommy, l’esordio di Merpire guarda lontano e lontano potrebbe arrivare.
Credit foto: Nick Mckk