“We are a D.I.Y band“.
Si chiude così la pagina di bandcamp dei Bobsled Team di Oliver (chitarra, voce) e Kimberley (basso e voce), duo di Belfast che entra a piedi uniti nella nutrita e sana competizione delle band che pubblicano il loro primo album quest’anno. Dieci brani scritti da Oliver e arrangiati con Kimberley, nessuno da fuori a deviare o inquinare il flusso artistico ed energetico che ha portato alla luce i dieci brani di “The Colours Blur”. Mezzoretta di sani riff di una Fender “alzata a volumi alti“, ricordano molto i Pixies si legge qua e là , sicuramente nello stile compositivo di alcuni brani ma l’approccio melodico è tutto loro, lasciamo Frank Black alla sua ricerca di vite aliene nell’universo.
La produzione, come si può intuire, risponde probabilmente al desiderio di traslare, portare i suoni nudi e crudi di un’esibizione live anche su disco. Già dalla opener e singolo ” You’re so Cool”(inciso su un vecchio registratore a otto piste degli anni ’90) ci imbattiamo nello stile della band, il cantato slacker che ricerca comunque una melodia che ben si lega con il bel riff di Oliver, musicista da apprezzare per come gioca con la ( sua chitarra che non si fa sentire solo per il volume ma soprattutto per le belle atmosfere che sa creare.
Oltre alla già famosa “This Pink Moon” l’album non è avaro di piccoli gioielli: “Hey Kid” dalle atmosfere vagamente country, “Lullaby”con l’insospettabile intro, il basso alla Kim Deal che troneggia in “Cool Water” e in “Never Mind” dalle sfumature grunge, come giustamente impone il titolo. Shoegaze ispira “Butterfies” che ci riporta a band contemporanee come i Wolf Alice e la conclusiva “Miss You” ci coccola con le sue delicate armonie.
“You know where to find me, getting lost not looking back” canta Kimberley nella suadente “Drive”: perchè guardarci alle spalle quando davanti a noi abbiamo una band con un brillante futuro, dai colori chiari e nitidi tutt’altro che sfocati!