Sono passati tre anni e mezzo dall’uscita di “Onion” e ora Shannon & The Clams sono ritornati con questo loro sesto LP, realizzato dalla Easy Eye Sound, l’etichetta di proprietà di Dan Auerbach dei Black Keys.
Prodotto come il suo predecessore proprio da Auerbach, “Year Of The Spider” vede il chitarrista Cody Blanchard occuparsi dei main vocals in molte più occasioni rispetto al passato: il tono del disco è piuttosto malinconico visto che Shannon Shaw ha recentemente dovuto affrontare problemi come la lotta del padre contro il cancro e un guardone che si aggirava nella sua zona e tutto ciò ovviamente si riflette sulla sua scrittura.
La opening-track “Do I Wanna Stay” ci porta immediatamente in un mondo western dai modi tranquilli, contemplativi e piuttosto cupi con la voce della frontwoman che comunque cambia con una non scontata facilità il suo tono in più di un’occasione.
La successiva “All Of My Cryin'”, invece, vede il chitarrista ai main vocals: il suo falsetto e quella atmosfera funky ci riportano alla mente il compianto folletto di Minneapolis, ma non mancano comunque anche schitarrate dal sapore garage-pop.
Se la romantica e deliziosa “I Need You Bad” ci riporta indietro verso gli anni ’60 con quei suoi tocchi doo-wop, “Goldstone” si muove su territori decisamente più poppy e allegri con quelle sue esuberanti percussioni e un ritornello parecchio catchy.
“Snakes Crawl” ha un’atmosfera buia e tranquilla in cui si puo’ godere dell’ottimo lavoro ai synth di Will Sprot, mentre “Crawl”, che vede ancora Blanchard ai main vocals, si sposta su panorami blues in cui possiamo notare i suoi preziosi assoli di chitarra.
Pur mantenendo più di un piede nel passato, regalandoci comunque numerosi momenti di nostalgia molto piacevole, Shannon & The Clams dimostrano con questo nuovo album di essere capaci di aprire le loro strade anche verso territori sonori a loro nuovi: un passo in avanti graduale, ma interessante e importante.