Sempre un piacere ritrovare i cari, vecchi Boo Radleys. Certo manca Martin Carr, mente e motore della band in tutti questi anni, ma risentire la voce calda e vellutata di Sice, sempre ricca di sfumature e delicatezze è un piacere. Non sentivamo più i Boo con materiale nuovo da ormai 23 anni. Il tempo vola, ma la classe non è acqua e la ruggine non ha certo intaccato questi veterani dell’indie-pop.
Simon ‘Sice’ Rowbottom, Tim Brown e Rob Cieka non puntano a un prodotto in stile “C’Mon Kids”, quindi non aspettatevi canzoni elaborate che si sormontano, ritrovando poi il filo. Meno sperimentalismi e più classicismi se vogliamo, fin dall’apertura dell’ EP con la deliziosa e beatlesiana “A Full Syringe And Memories Of You”. La struttura degli archi è gestita alla perfezione e la melodia si fa ben valere. I sucessivi brani sono mid-tempo in cui spicca la malinconia di “See It Thorugh”, gestita bene con il piano e il violoncello prima di una magistrale apertura più ricca musicalmente che ci porta alla mente i migliori Electric Soft Parade. “Life Is Getting Better” ha una base ritmica più incalzante e la voce di Sice è effettata. Siamo quasi in zona baggy, almeno ritmicamente, con questi bassi potenti e poi ecco la chitarra, che se la gioca con il piano e forti cori d’atmosfera. Un lato suggestivo questo dei “nuovi” Boo Radleys, che invece chiudono con più linearità , con una ballata costruita intorno al piano, con Sice che ovviamente spicca alla grande e arrangiamenti volti a mettere in luce la bella melodia.
Siamo pronti al disco intero. Bentornati Boo!