Nell’estate del 2019 Michael Palmer, chitarrista e membro fondatore dei We Were Promised Jetpacks, ha abbandonato in maniera amichevole la band scozzese, mentre all’inizio del 2020 è arrivato il Covid-19 (con tutto le terribili conseguenze che il virus ha portato in tutto il mondo) e per Adam Thompson, Sean Smith e Darren Lackie, dopo aver capito che i concerti sarebbero stati fermi per lungo tempo, l’unica soluzione è stata quella di iniziare a lavorare su un nuovo album.
Il successore di “The More I Sleep The Less I Dream” (2018) ha infatti iniziato a prendere vita tra marzo e giugno dello scorso anno durante il primo lockdown, collaborando da remoto: tutto ciò ha dato al gruppo formatosi a Edimburgo nell’ormai lontano 2003 l’occasione di provare a sperimentare ““ almeno in alcune occasioni ““ con il suo suono.
E’ proprio la opening-track “Not Me Anymore” a introdurci in maniera decisa verso questi cambiamenti: il recentissimo singolo, pur mantenendo quella atmosfera piuttosto angelica che abbiamo conosciuto in passato, vede il falsetto di Thompson supportato da synth che aiutano ad aggiungere malinconia ai toni già in chiaro-scuro della canzone.
Un intelligente uso dei synth continua anche nella successiva “Fat Chance”: sebbene i We Were Promised Jetpacks non perdano nulla sotto il punto di vista dell’epicità dei loro brani, qui i toni si fanno senza dubbio più pop rispetto al passato.
“What I Know Now” è, invece, più rilassata e ci trasporta verso territori ricchi di emozioni tanto che ci fa tornare alla mente i loro connazionali e amici Frightened Rabbit, più volte citati dal gruppo di Edimburgo negli anni come una delle sue principali fonti di ispirazione.
Per chi è nostalgico del passato “I Wish You Well” ha ancora una grande epicità , ma ““ pur maliconica – risulta maestosa grazie a una ricca strumentazione, aggiungendo un punto a favore dei tre scozzesi.
Un lavoro intelligente questo “Enjoy The View” che vede i We Were Promised Jetpacks provare nuove cose pur senza snaturarsi del tutto: i risultati sono validi e interessanti e segnano un altro passo in avanti verso la maturità per il trio scozzese.
Photo Credit: Euan Robertson