Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità un universo musicale sommerso. Vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…
“Young in Love” è il nuovo singolo degli Sweet Nobody che precede l’uscita del loro secondo album “We’re Trying Our Best”, uscita prevista il 17 Settembre via Daydream Records.
La band di Long Beach esordì nel lontano 2017 con l’album “Loud Songs for Quite People”, uscito per la losangelina Bearded Beauty Records.
L’album ha in “Manner of Speaking” il brano che fa breccia per il buon ritmo e la soave melodia che l’indiscussa leader Joy Deyo ha cucito con inegabile bravura.
“Underestimated” dalle tinte quasi brit-pop tra Oasis e Robbie Williams fa da sponda alla più cruda “Sinner at Gatherings” tra P.I.L. e Stooges con l’inevitabile ammorbidimento dovuto alla vibrazione femminile della Deyo.
Anche se l’inizio di “Wayfares” ha accordi familiari con la Seattle delle camice a quadrettoni l’energia è sempre canalizzata verso un gentle indie pop. La voce della Deyo mantiene sempre un tono leggero, mai ruvido.
Infatti gli episodi da ballatona non mancano: “Bring Out Your Dead” su tutte e la finale “Quietly”, voce e tastiera che chiamano l’ondeggiare degli accendini (ormai tristemente sostituiti dalla torcia degli smartphone…).
Si devono aspettare più di tre anni per ascoltare il nuovo singolo “Five Star Diary”. Un periodo lungo dovuto ad una rara malattia che la stessa Joy descrive così spiegandoci il significato della canzone:
“Five Star Diary ci parla dell’ essere amati quando stai veramente male, è una cosa davvero curativa.
Mi è stata recentemente diagnosticata una rara condizione genetica chiamata sindrome di Ehlers-Danlos. Fondamentalmente il mio tessuto connettivo è troppo allentato, il che causa un’enorme varietà di problemi. Significa che le mie articolazioni si dislocano parzialmente in continuazione. Significa dolore cronico. Vuol dire che sono sempre stanca. Significa che non mi sento bene da molto tempo.”
E conclude con queste parole toccanti:
“Sapere di essere amato da persone leali e belle, indipendentemente da ciò che posso o non posso fare, mi tiene a galla.
Se ti sveglierai sentendoti come un’insalata vecchia di una settimana, questa canzone è per te. Non sei solo! Vale la pena amare solo perchè esisti! Avrai sempre valore.”
Chitarra jangle ben provocata da Casey Synder con un riff pimpante che dà un tocco spensiarato ad un brano che nasconde un piccolo dramma personale.
A questo punto l’album era pronto ma la situazione pandemica ha posticipato il lieto evento.
Abbiamo dovuto aspettare maggio per ascoltare il primo singolo, intitolato “Not A Good Judge”.
Il brano ha un soffice inizio che ne caratterizza i versi: la voce di Joy è accompagnata dal basso di Adam Nolan e dalla batteria di Brian Dishon che creano i presupposti all’ingresso della chitarra di Casey in un ritornello che ti colpisce al cuore per quella sensazione di caduta libera che quel “So I just suck it up and close my eyes. So I can have a chance” riesce a creare. Un frangente di arte musicale, un lampo di luce che riassume in 3 minuti l’essenza dell’indie-pop.
Passa un mese ed ecco il secondo singolo “Why Don’t You Break My Heart”
La Deyo ritorna ai suoi problemi di salute e come questi potrebbero rovinare il rapporto con la persona che ti è vicina.
Il brano ci riporta agli anni ’80, quel clima da DJ Television che i meno giovani ricordano con tanta nostalgia.
“Other Humans” e “Young Love” sono l’ultimo aperitivo per preparaci all’uscita del tanto atteso e sofferto sophomore.
“La musica è un valido mezzo di comunicazione. Perchè non posso fare una domanda? Forse conosci la risposta. Forse ti farà pensare, ordinare, capire qualcosa nella tua vita. Other Humans è una domanda ed è un grido rivolto a chiunque si sia mai sentito come se fosse in qualche modo bloccato ai margini di qualcosa di simile al normale essere umano. E forse è abbastanza normale, dopotutto.” Così ci presenta il brano Joy.
In questo ultimo episodio l’amore è protagonista e l’età non ha nessuna misura quando si è innamorati, quando si è completamente connessi con la persona che ami.
Bene, siamo alla fine della presentazione di questa band californiana. La scrittura della Deyo è figlia di esperienze forti e della ricerca di risposte ad una condizione fisica e psichica particolari. Attorno a lei musicisti capaci di ascoltare e avvolgere la sua voce con suoni che conoscono il rispetto.
Photo Credit: Micah Francisco