Non c’è certamente bisogno di introdurre Mac McCaughan, ormai da decenni sulla scena indie a stelle e strisce, sia come chitarrista e frontman dei Superchunk che come fondatore della Merge Records insieme alla sua compagna di band Laura Ballance.
Sono già state due le sue avventure soliste ““ a cui si aggiungono il soundtrack di “Paint It Black” e le recenti collaborazioni con la bravissima arpista Mary Lattimore ““ ma ora è arrivato anche questo nuovo lavoro: infinita la lista degli ospiti presenti sul disco tra cui troviamo Jon Wurster, batterista dei suoi Superchunk (ma anche di Mountain Goats, Bob Mould e tanti altri), gli Yo La Tengo, Michael Benjamin Lerner (Telekinesis), Torres e ovviamente la Lattimore.
Il nuovo disco ha un’anima più sperimentale e si allontana dal power-pop caro alla sua sua band principale, facendo invece un maggiore uso dell’elettronica, pur senza dimenticarsi anche di creare alcune preziose melodie.
E’ già la prima traccia di “The Sound Of Yourself”, “Moss Light”, a fare ampio uso dell’elettronica ““ a cui si aggiunge il suono dell’arpa di Mary: un brano strumentale che ci trasporta su territori ambient incredibilmente rilassanti e celestiali, che sembrano perfetti per qualche minuto di pausa dal folle mondo che stiamo vivendo ora.
Il synth-pop di “Burn A Fax”, delicato e cupo, ma melodico, è impreziosito dalla gentile voce di Torres e dagli incredibili assoli di sax di Matt Douglas dei Mountain Goats, altro gradito ospite dell’album.
“Circling Around”, invece, ritrova il principale amore di Mac, ovvero un indie-rock chitarristico ricco di belle melodie, supportate dal drumming di Lerner, mentre il singolo “Dawn Bends”, che ospita gli Yo La Tengo, lo vede muoversi verso panorami sonori country dagli orizzonti puliti e ampi.
Un lavoro per certi versi inaspettato e sorprendente, “The Sound Of Yourself” esplora territori meno noti al musicista della North Carolina e lontani dalla produzione che McCaughan ci ha abituato con i Superchunk: i risultati, però, sono di ottimo valore e assolutamente soddisfacenti.
Photo Credit: Oona McCaughan