Quando parte la prima traccia dell’album “Too fast for love” il messaggio è chiaro e viene data voce a tutte quelle persone che proprio non hanno intenzione di cedere agli schemi e decidono di abbandonarsi all’elettricità della vita. I Mötley Crà¼e cantano:
“You better turn me loose, You better set me free – Cause I’m hot, young, running free, A little bit better than I use to be. Cause I’m alive!”. (Live Wire)
“Live Wire” è la prima traccia del disco “Too fast for Love” pubblicato il 10 Novembre 1981 con l’etichetta discografica appartenente agli stessi Mötley Crà¼e, “Leathur Records”. Le 900 copie dell’album vennero rapidamente vendute e la band suscitò un forte interesse con i suoi live e il suo disco al punto che i 4 giovani firmarono un contratto con l’ Elektra Records. Successivamente, anche se con alcune modifiche, “Too fast for love” venne ripubblicato dalla celebre etichetta discografica e la band di Los Angeles si fece strada nel mondo della musica Metal.
“Live Wire” è il vero biglietto da visita della band, graffiante e ribelle, è proprio con questo brano che Nikki Sixx, Tommy Lee, Mick Mars e Vince Neil si rendono conto di essere una band, una vera band. La nascita dei Mötley Crà¼e è straordinariamente raccontata dagli stessi protagonisti nel libro “The Dirt – Confessioni della band più oltraggiosa del rock ” e non c’è dubbio: quando i nostri quattro provano “Live Wire” per la prima volta realizzano di poter conquistare il mondo. I Mötley Crà¼e diventano subito una tentazione a cui cedere, un peccato da commettere, una straordinaria avventura per chi ha il coraggio di essere se stesso. L’intero album d’esordio dei Crà¼e mette in risalto gli aspetti trasgressivi dell’essere umano donando una nota estremamente positiva alla spericolatezza. Se qualcuno prova a mettere della catene alla tua persona tu lotta per essere libero e urla in faccia al tuo nemico: “Sono vivo!”.
L’approccio alla vita, spensierato e non curante delle conseguenze, si sente in tutti i componenti della band anche tramite i loro strumenti. In “Take me to the top” Mick Mars spara la con la chitarra la voglia della band di raggiungere la vetta più alta. Chi ascolta è complice in quella che si delinea come la strada della perdizione. Già , il chitarrista ha in mano un fucile mentre Vince Neil implora di essere portato in cima, raccontandoci il pericoloso gioco della seduzione. Il cantante dei Mötley Crà¼e aveva da subito colpito gli altri ragazzi della band per la sua innata capacità di attrarre il pubblico femminile ed è in pezzi come “Piece of your action” che ci ritroviamo catturati da quelle sue urla, prova del fatto che ad incantare non era solo il suo aspetto ma quella strafottente e invadente sensualità presente anche nella sua voce.
Ognuno ha le sue debolezze, per molti di noi è davvero difficile resistere ad alcune tentazioni. Le anime irrequiete e sfacciate, se messe alle strette, reagiscono a muso duro. Spavalderia, ribellione, vitalità , vizi e tanto altro in “Too fast for love”, un disco che porta con se l’innata capacità dei Crà¼e a reagire e restare in piedi, anche quando negli anni alcuni tragici avvenimenti hanno messo a dura prova la loro resistenza. Il desiderio di non lasciarsi sopraffare da certe drammaticità trova espressione, per esempio, nella situazione di Mick Mars: il chitarrista fin da giovane è affetto da spondilite anchilosante, una malattia degenerativa delle ossa dolorosa e invalidante. Mick Mars davanti ad un così grande ostacolo è sempre salito sul palco, partecipato ad incredibili tour, viaggi e concerti a ritmi che mettevano in difficoltà anche gli altri membri della band. Mick è un incredibile esempio di forza e audacia ed è la dimostrazione che il sogno, quando è autentico, può essere realizzato, anche quando la vita si insinua con un’ingiustizia del genere.
Ed è proprio il sogno l’altro elemento dominante in “Too fast for love”, il sogno che si può raggiungere con determinazione e passione. Il brano che da il nome all’album è un’incantevole e sfrontata dimostrazione della forza dei Mötley Crà¼e: la batteria di Tommy Lee non è mai dubbiosa o incerta, d’altronde il batterista crede nei sogni in maniera così ingenua da risultare salvifica.
Arriviamo alla fine dell’album e conosciamo la mente di questa oltraggiosa band: Frankie.
“Frankie died just the other night,
Some say it was suicide
But we know
How the story goes” (On with the show)
Qualcuno si sta chiedendo chi diavolo sia Frankie? Noi in lui vediamo Frank Feranna, un giovane ragazzo che ha fondato i Mötley Crà¼e, scritto dei brani memorabili grazie alla fusione del Metal con l’Hard Rock, il Glam e il Punk. Come raccontato in “On with the show” ad un certo punto però Frankie muore e noi sappiamo benissimo com’è la storia: Frank Feranna in costante lotta intima decide di cambiare definitivamente il suo nome ed ecco che nasce Nikki Sixx, bassista e leader della band. Dietro la brillante carriera dei Crà¼e c’è sempre stata la radiosa capacità compositiva di Nikki Sixx, un essere umano tra i più particolari in tutta la scena musicale. Il bassista dei Mötley Crà¼e ha vissuto gran parte della sua vita a dei ritmi feroci e spietati. Con il libro “The Heroin Diares” si è aperto incredibilmente, mostrando con coraggio ciò che può vivere una rockstar alle prese con l’abuso di sostanze stupefacenti.
Dopo la pubblicazione dei “Diari dell’Eroina” non potevamo aspettarci che Sixx potesse fare un altro dono ai suoi fan e invece il 19 Ottobre 2021 è stato pubblicato il libro “The first 21” con il quale Nikki, sorprendente come sempre, ha deciso di raccontare la sua storia dei suoi primi 21 anni.
I fan dei Mötley Crà¼e, vecchi e nuovi, si son fatti sentire e “The first 21 – How I Became Nikki” a pochi giorni dalla pubblicazione ha raggiunto la vetta della classifica dei libri di musica rock di Amazon. Ora tocca a noi: poco tempo fa, Joe Sixx, presidente del Fan Club “Mötley Crà¼e Italia” ha comunicato ai Crà¼eheads italiani che il nuovo libro di Nikki Sixx verrà pubblicato anche in italia e in italiano dal Castello editore, collana Chinaski, un traguardo importantissimo e un dono prezioso per i seguaci della band.
Ancora in giro, ancora sulla sulla giostra,caduta dopo caduta, successi, problemi e ancora successi i Mötley Crà¼e si stanno preparando per lo Stadium Tour del 2022.
“They never found a way to break us down
That’s why we’re still around” ( The Dirt – 2019)
Pubblicazione: 10 Novembre 1981
Durata: 38:24
Dischi: 1
Tracce: 10
Genere: Heavy Metal, Hair metal, Hard Rock
Etichetta: Leathur Records
Produttore: Mötley Crà¼e
Registrazione: 1981, Hit City West, Hollywood, California
Tracklist
1.Live Wire
2.Public Enemy #1
3.Take Me to the Top
4.Merry-Go-Round
5.Piece of Your Action
6.Starry Eyes
7.Stick to Your Guns
8.Come on and Dance
9.Too Fast for Love
10.On with the Show