Sempre un piacere ritrovare il buon Filippo Ghiglione, che in questo “Whatever the future holds, I’ll see you there” EP racchiude le varie perle sonore disseminate in questi mesi, aggiungendo l’inedito “The Needle”.
Parlare di semplice folk per il progetto f o l l o w t h e r i v e r è ormai riduttivo, visto che la dimensione sonora si colora di suggestioni e riverberi quasi vicini a un soave dream-pop che scaturisce da evocativa elettronica e spazi che si fanno ampi e avvolgenti.
Per una “November As A Water Well” che è delicatissima e si muove realmente in punta di piedi, ecco una “Werewolves” in cui la ritmica si fa più presente e incalzante, lasciandoci con un preciso gusto a base di indietronica. “Suitcases” parte con la chitarra acustica, ma poi è il ritmo che la fa da padrone. Filippo non ha paura a giocare con le contaminazioni e lo fa con cognizione di causa. Non è tanto un adeguarsi alle mode, ma piuttosto un usare colori e pennelli diversi per esprimere emozioni che prima vedevano spesso la chitarra sola protagonista. “Melbourne” è riflessiva ed evocativa, un momento di raccoglimento più che gradito. La dolce poesia acustica di “The Needle” è impreziosita dalle note del piano, che rendono il tutto così caldo e toccante che ci vengono quasi le lacrime agli occhi.
f o l l o w t h e r i v e r non sbaglia nemmeno questa volta. Bravo.
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