Da poco tempo Sam Evian si era allontanato da New York e aveva costruito il suo studio, il Flying Cloud Recordings, nelle suggestive Catskill Mountains a circa due ore e mezzo dalla Grande Mela.
Lo scorso anno il musicista e produttore statunitense, quando si è accorto che, a causa della pandemia, non avrebbe potuto ospitare per parecchio tempo nessun collega per registrare qualche nuovo album, ha deciso di concentrarsi sul suo nuovo materiale, aiutato anche dalla fidanzata, la songwriter californiana Hannah Cohen, anche lei al lavoro su un nuovo LP in questo periodo così folle per tutto il mondo: il risultato è questa sua terza prova sulla lunga distanza, “Time To Melt”, che arriva a tre anni di distanza dal suo sophomore, “You, Forever” ed è stata realizzata dalla Fat Possum Records, con cui Sam Owen (questo il suo vero nome) ha da poco firmato un contratto.
“Freezee Pops”, che parla della violenza della polizia, dà l’inizio al disco con una grande sensazione di relax: archi e leggere percussioni aprono la strada per la gentile voce di Sam che, accompagnata da chitarra, da un sottile velo di elettronica, da fiati interessanti e da fantastici cori, sembra portarci verso mondi soul.
Poco più avanti la title-track “Time To Melt” fa ampio uso di synth che, insieme alla sei corde e alle percussioni, ci regalano sensazioni psichedeliche dal morbido tocco e mai forzate.
Al centro del disco ecco “Sunshine” che, attraverso la sua leggera elettronica, crea intriganti momenti soul nostalgici che sembrano rimandarci indietro di qualche decennio.
“Easy To Love”, invece, ci presenta un’altra faccia di Owens che unisce veloci e melodiche chitarre a una splendida sezione di fiati, dipingendo un brano dallo stampo pop british degli anni ’60.
Impossibile poi non citare “Around It Goes” che chiude il disco utilizzando elementi jazz come percussioni, sax, basso, mentre in sottofondo scorrono conversazioni (che non sono altro che parti audio inviate dai fan a Sam durante i lockdown): il risultato è davvero elegante, proprio come lo è questo nuovo album di Evian, in cui il musicista dello stato di New York, approfittando del parecchio tempo libero lasciatogli dalla pandemia, ha provato a sperimentare con nuovi generi, costruendo un lavoro interessante e confortevole.
Photo Credit: Josh Goleman