Ho un debole per questi ragazzi bresciani e sono pronto candidamente ad ammetterlo.
Già nel 2019, nello stilare e far pubblicare la mia personale TOP 10 album, ebbi modo di esprimere il mio entusiasmo in tal guisa (piazzando il gruppo alla posizionie numero quattro): “Per un quarantenne (ed oltre) come me, un album simile è un elisir di giovinezza e freschezza; i Cara Calma ti aiutano a ricordare come la speranza nel credere che esistano nuovi talenti non ci deve mai abbandonare“.
Per utilizzare un topos delle recensioni rock , confermo che giunti alla soglia del terzo album, traguardo importante ma sempre rischioso, superano l’esame, confermando ancora una volta uno stato di grazia compositivo che perdura dall’album di esordio, che permette un ascolto senza filler, circostanza più unica che rara .
Aiuta la compattezza dei brani che si sostanzia nella perfetta durata di circa 35 minuti, che,come detto poc’anzi, permette un ascolto senza “skip” di sorta. Un gruppo che ha la rara ed encomiabile qualità di rendere al massimo sia dal vivo che in studio, mantenendo un costante ed alto tasso di emozionalità e freschezza.
A mio modesto avviso erano e sono una grande promessa che ha mantenuto tutte le aspettative a suo tempo riposte.
Unico appunto : pur apprezzando la volontà di aprirsi a canoni compositivi , espressivi ed estetici diversi, trovo poco efficace un brano come “Per un attimo” , in quanto sia l’arrangiamento che l’atmosfera eccessivamente pop stonano con lo stile ad alto tasso emozionale a cui ci hanno abituato, foriero di splendidi muri di chitarre, sezione ritimica solida e una voce che ti fa sempre venir voglia di rinascere e sentirti vivo.
Foto: Valentina Cipriani