Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
THE BIG THIEF – “Dragon New Warm Mountain I Believe in You”
[4AD]
Scritto e registrato in quattro distinte sessioni, il disco è un resoconto della crescita dei componenti della band come individui, musicisti e parte di una famiglia: la band ha passato cinque mesi a creare musica, realizzando 45 nuove canzoni. I pezzi migliori sono stati poi rielaborati fino a formare i 20 brani del lavoro finito. “Una delle cose che ci tiene insieme come band è la magia”, dice Adrianne Lenker, Penso che tutti abbiamo la stessa guida e nessuno di noi ha mai parlato di cosa si tratta perchè non abbiamo saputo darle un nome, ma in qualche modo puntiamo tutti alla stessa cosa, e quando la troviamo”… sappiamo tutti che è così. In una precedente intervista aveva detto: Ho notato che molto di questo disco è più edificante e pieno di speranza, il che è divertente, visto il periodo in cui ci troviamo. E c’è più accettazione del sè e del paradigma attuale. I misteri dell’umanità e come tutto si sta svolgendo. Probabilmente scriverò di questo fino alla mia morte!.
EDDIE VEDDER – “Earthling”
[Seattle Surf/Republic Records]
Dovessimo basarci sul singolo “Brother The Cloud” crediamo proprio ci sarebbe davvero da preoccuparsi per la resa finale del disco, ma, insomma, si parla pur sempre di Eddie Vedder che ci ha abituato a ben altre emozioni. Sicuramente quello che ci è dato sapere è che nel nuovo album, prodotto da Andrew Watt, saranno presenti un po’ di ospiti: Stevie Wonder, Ringo Starr, Elton John oltre allo stesso Andrew Watt, Chad Smith e Josh Klinghoffer. Ancora a dicembre, Watt si esprimeva così sul disco: Sono così entusiasta che tutti ascoltino quello che abbiamo inciso. Al momento stiamo ultimando i mix del disco e tutto il resto, sono davvero eccitato. Non voglio svelare troppo perchè è già abbastanza incredibile sentire quella voce con le chitarre e le linee di basso che ho inciso. E’ una vera celebrazione.
ALT-J – “The Dream”
[Infectious Music/BMG]
“The Dream” è un album in cui alcuni dei momenti più intimi e personali della band si intrecciano a storie ispirate a gialli, racconti di Hollywood e del famoso Chateau Marmont. La bellezza e l’oscurità si incontrano e spesso si sfiorano. L’affascinante strumentazione della band è più matura, ci sono ancora dei momenti più eccentrici, ma qui vengono distribuiti con incredibile precisione.
SPOON – “Lucifer On The Sofa”
[Matador]
Comunicato stampa abbastanza chiaro per questo disco: Il più rock’n’roll della band. Creato in Texas, è stato il primo album che il quintetto abbia registrato nella sua città natale, Austin, in oltre un decennio. Mentre il frontman Britt Daniel, gioca a spiazzare: Si tratta di rock’n’roll classico scritto da una persona che non ha mai capito Eric Clapton. Quello che possiamo dire è che ci fa davvero piacere ritrovarli in pista.
ANDY BELL – “Flicker”
[Sonic Cathedral]
L’album è stato registrato da Andy e Gem Archer e masterizzato da Heba Kadry, mentre il suggestivo artwork di Marc Jones e Stuart Jones è basato su una vecchia foto di Andy scattata da Joe Dilworth, un estratto dalla copertina interna dell’album di debutto dei Ride, “Nowhere”. Un’immagine appropriata, come ci dicono le note stampa della Sonic Cathedral, perchè attraverso le sue 18 tracce “Flicker” è essenzialmente una conversazione tra l’Andy di oggi e il suo giovane io. Il “‘flicker’ di cui sto parlando è quella fiamma che rende una persona ciò che è, spiega Andy Bell. Volevo trovarla in me stesso, così sono tornato al me stesso adolescente e mi sono fatto dare qualche consiglio su come vivere ed essere felice negli anni 2020″. “‘The View From Halfway Down”‘ riguardava il compimento dei 50 anni in un periodo di introspezione; “‘Flicker’ riguarda la raccolta degli strumenti per attrezzarmi mentalmente per la vita nel 2022 e oltre ““ post-pandemia, post-Brexit, post-verità .
TRENTEMOLLER ““ “Memoria”
[In My Room]
A tre anni di distanza dal precedente “Obverse” il produttore danese torna con il nuovo “Memoria”, disco in uscita per la sua etichetta In My Room.
Immerso tra synth e tastiere glaciali, sulle quali si innestano chitarre tagliante, Trentemoller continua nella sua personalissima (e convincente) rivisitazione di wave, post-punk e shoegaze.
FRANK TURNER ““ “FTHC”
[Xtra Mile Recordings/Polydor]
Registrato agli Abbey Recording Studios appena fuori Oxford e prodotto/mixato da Rich Costey (Foo Fighters, Muse, Biffy Clyro), il seguito di “No Man’s Land” (2019) è così presentato dal cantautore britannico:
è eccitante far ascoltare, finalmente, la nuova musica su cui ho lavorato dopo gli ultimi miserabili 18 mesi, ha detto Turner in una dichiarazione. è stato un periodo difficile per molte persone e per la loro salute mentale, me compreso: discuterne apertamente è importante per me, quindi questa è una canzone sull’ansia e le lotte che ne derivano.
SHAMIR ““ “Heterosexuality”
[AntiFragile]
Il rifiuto radicale di qualsiasi tipo di categorizzazione di genere passa anche per l’aggiornamento, stilistico e musicale, del Pop & Rock anni ’90.
Synth industriali mescolati con ganci pop appiccicosi confezionano un lavoro di profondi cambiamenti personali e musicali.
ADAM MILLER ““ “Gateway”
[autoprodotto]
Dichiarata la fine dei Chromatics, dei quali era fondatore e chitarrista, lo scorso agosto, Adam Miller si rimette immediatamente in pista.
Il suo debutto solista raccoglie 18 tracce di chitarra per meditazione ispirata ad artisti come Robert Smith, Maurice Deebank e molti altri…
NAPALM DEATH ““ “Resentment is Always Seismic ““ a Final Throw of Throes” EP
[Century Media]
Gli alfieri del grindcore, che il PrimaveraSound proverà anche quest’anno a sdoganare presso un pubblico con orecchie decisamente più delicate, integrano il recente “Throes of Joy in the Jaws of Defeatism” (2020) con un nuovo EP che contiene 3 inediti e 2 cover (“Don’t Need It” dei Bad Brain e “People Pie” degli Slab!).
VOIVOD – “Synchro Anarchy”
[Easy Life]
Progressive sci-fi metal… ecco servito il ritorno della storica formazione canadese.
SEA CHANGE ““ “Mutual Dreaming”
[Sea Change]
Influenze dance, synth e beat molto incisivi, toni decisamente cupi… Ellen A.W.Sunde procede nel solco già segnato dal precedente “Inside” con un disco ancora fortemente influenzato da Berlino e la scena clubbing.
MILD ORANGE ““ “Looking For Space”
[AWAL]
In Nuova Zelanda è il web a decretare il successo del fenomeno Mild Orange.
Adesso il quartetto cerca conferme e una credibilità musicale fuori dai confini nazionali rilasciando il suo disco più ambizioso.
MARY J BLIGE ““ “Good Morning Gorgeous”
[Minty Fresh]
Anderson .Paak, Usher, DJ Khaled ricevuti a corte dalla regina del soul e dell’ rnb.
“Good Morning Gorgeous” esce a 5 anni di distanza dell’ultimo “Strength Of A Woman” pubblicato nel 2017.
LNDFK ““ “Kuni”
[Bastard Jazz/La Tempesta]
Dopo un EP d’esordio e altri singoli centellinati nel corso degli anni arriva il debut album della cantautrice/produttrice napoletana di origini arabe LNFDK.
Co-prodotto interamente con Dario Bass “Kuni” è un disco di opposti dialoganti sospeso tra jazz, neo-soul ed elettronica.