Tornano (e stavolta a braccetto) Back To Futura e La Jungla Factory, con il primo decollo di un progetto che vede le tue realtà  culturali unite nella scoperta, valorizzazione e promozione della musica emergente nelle nuove pillole di “Back To La Jungla”.

Se de La Jungla abbiamo già  avuto modo di parlare (vedi l’esibizione di Stefanelli) seguendo da vicino il loro format “Live da La Jungla”, Back To Futura è invece una delle realtà  che negli ultimi anni ha saputo affrontare la pandemia e lo stop della musica sui palchi nel modo più militante possibile: organizzando spazi (spesso prestigiosi, come nel caso delle puntate girate nelle stanze di casa Dalla a Bologna, con ospiti artisti come Emma Nolde, cmqmartina, Elasi, Rares e altri) utili a far “resistere” la musica e la cultura che vale con un occhio di riguardo alle nuove leve e tendenze del panorama artistico nazionale – come da manifesto di Incontri Esistenziali, associazione culturale bolognese nata nel 2015 promotrice del progetto Back To Futura e del nuovo format “Back To La Jungla”.

A metà  strada tra un talk e una live performance, “Back To La Jungla” punta a coinvolgere i nuovi protagonisti della scena underground italiana in un simposio sulla loro musica e poetica attraverso le interviste curate da Back To Futura e realizzate nel salotto di La Jungla Factory, in un viaggio capace di portare ascoltatori e spettatori alla scoperta dei nuovi talenti nostrani attraverso “pillole” di canzoni nude e crude: in ogni puntata, dopo essersi raccontato l’ospite reinterpreterà  in un’inedita chiave unplugged un proprio brano, aprendo uno spioncino speciale su un palco che, per quanto virtuale, risulta oggi essere l’unica cura al “raffreddamento” del settore dello spettacolo.

 

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Da domani, sarà  disponibile sui canali di La Jungla Factory e Back To Futura la prima pillola musicale del format, con protagonista Ibisco: un incontro intimo con l’artista bolognese, al quale – fidatevi – sarà  impossibile resistere. Dopotutto, di questi tempi, gli “incontri esistenziali” sembrano essere diventati diritti da difendere con i denti, e trasformare in “doveri” di tutti; come si legge nello statuto di Incontri Esistenziali: «…il cuore di Incontri Esistenziali è la convinzione che non si cambia per la suggestione di un’idea o per sforzi di volontà , si cambia per un rapporto (“voglio che il fuoco degli altri faccia divampare il mio”). Si cambia cioè, si diventa migliori, quando si incontrano persone capaci di destare un desiderio di emulazione».

 

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