LEG parte terza, nuovo capitolo delle fantasie musicali scaturite dall’estro di Rosa Walton e Jenny Hollingworth, confluite in un disco co ““ prodotto da David Wrench. Un’amicizia di ferro la loro, sopravvissuta alla fine del liceo, a lutti e incomprensioni, all’allontanamento fisiologico che arriva inevitabile quando si cresce. Quello che era cominciato come un gioco è diventato maledettamente serio, professione e vita vera in quaranta minuti tra synth pop, elettronica, spensieratezza, vulnerabilità e molto altro.
E’ la melodica “Happy New Year” ad aprire le danze, tra lampi di sintetizzatori e fuochi d’artificio, per poi cedere il passo alla ritmata “Levitation” e a “Hall Of Mirrors” che con i suoi ritornelli accattivanti e orecchiabili conferma l’abile creatività di Walton & Hollingworth. “Watching You Go” è la vera marcia in più di “Two Ribbons” puro requiem pop tra falsetto, chitarre e nostalgia che contagia anche la languida e delicata “Sunday” e “Strange Conversations” con le chitarre acustiche e gli archi che fanno intravedere un possibile futuro per il duo di Norwich.
Non avranno mantenuto le promesse le Let’s Eat Grandma, saranno anche meglio su disco che dal vivo, ma sprizzano vitalità e confermano la loro gioia di vivere in un album in bilico tra gioventù e definitiva maturazione. Il tempo delle mele per loro non è ancora finito, il divertimento continua e se il risultato è simile al sound trascinante di “Insect Loop” o ai sentimenti in controluce che popolano la title track non bisogna davvero lamentarsi.
Credit foto: El Hardwick