E’ una vera forza della natura Chaz Bear / Toro y Moi e in “Mahal”, nuovo disco pubblicato su Dead Oceans dopo anni passati ad alimentare le vendite dell’industriosa etichetta Carpark, ritroviamo un artista avventuroso e nostalgico, che non ha nessuna voglia di seguire le mode passate e presenti ma cerca di dettarne di nuove. Riporta in auge la psichedelia più vivace e positiva, carica di good vibes californiane arruolando Ruban Nielson degli Unknown Mortal Orchestra, Salami Rose e Joe Louis, Sofie Royer e The Mattson 2 in un caleidoscopio musicale pieno d’energia.
L’album si apre con il suono del motore di un’auto che parte con qualche difficoltà , un modo divertente per lasciarsi alle spalle il periodo d’incertezza personale e mondiale appena trascorso e tuffarsi tra onde psych mai così liquide che flirtano col jazz di “Goes By So Fast” e “Last Year”, giocano col minimalismo in “The Loop”. Un buon numero di brani ricorda da vicino il Beck di “Odelay” (“Magazine”, “Postman” e “Dejà Vu”) ma non in modo spiacevole, suonano come un sentito omaggio al precursore per eccellenza.
La personalità di Toro y Moi non è mai in discussione, la sua capacità di ammaliare neppure ed è ben in evidenza nella bucolica “Clarity”, nelle chitarre e nel ritmo di “Foreplay”, in un certo modo che Bear ha di trovare melodie riuscendo sempre in una difficilissima quadratura del cerchio, vedi “Millennium” che sembra uscita dalla penna del miglior Pharrell Williams. La chiusura con “Days In Love”, il falsetto e l’ululato, fa decisamente sorridere ed è l’atmosfera giusta, da party. “Mahal” è il disco della ripartenza, su questo non c’è dubbio.
Credit Foto: Chris Maggio + styled by LAUR