Sabato sera con i colori della Union Jack ben tatuati sulle pareti del Covo Club di Bologna: dopo le esibizioni degli anglo-bolognesi Qlowski e deglli Italia 90 (che nonostante il nome sono originari di Brighton), ci sarà anche la serata a tema british con l’attessissimo ritorno del Cool Britannia.
La gente ha un’ottima risposta e riempie parecchio la sala della storica venue di viale Zagabria, sebbene non venga raggiunto il sold-out: atteso da ormai due anni, il concerto era stato rinviato per la pandemia, ma finalmente il gruppo di stanza a Londra è riuscito ad arrivare anche in Italia.
Dopo il convincente live dei Qlowski, capitanati dai locals Cecilia Corapi e Michele Tellerini, che presentano il loro debutto full-length “Quale Futuro?”, uscito lo scorso giugno, sono gli Italia 90 a salire sul palco del locale emiliano quando l’orologio segna quasi le undici e quaranta.
Autore di tre omonimi EP (tutti pubblicati solo in cassetta e sold-out da tempo) oltre che di una manciata di singoli, il gruppo inglese sta preparando il suo primo LP che speriamo possa vedere la luce nel corso di questo 2022.
Dopo un lungo intro strumentale decisamente cupo, “Leisure Activities” ci mostra di che pasta sono fatti gli Italia 90 con l’energico drumming di Joe Dangerous e i folli vocals del frontman Les Miserable (che oggi indossa una vecchia maglia del Bologna), una vera furia sul palco quando decide di scatenarsi: se vogliamo fare un paragone recente, gli Idles sembrano essere stati delle buone fonti di ispirazione negli anni formativi di questi quattro ragazzi di stanza nel sud di Londra.
E se parlavamo di pazzia non possiamo che citare anche la successiva “New Factory”, in cui il suono della band originaria di Brighton è supportato dalle eccitanti linee di basso disegnate da Bobby Portrait, prima di esplodere nuovamente con la giusta cattiveria e potenti riff di chitarra.
Anche in “Borderline” il basso recita una parte importante, mentre le melodie disegnate dalla sei corde di Georgie McVicar sono decisamente piacevoli e sfociano in un ritornello che possiamo definire senza dubbio come catchy.
La nuova “Tales From Beyond” non è da meno in quanto ad adrenalina e vede il gruppo inglese scatenarsi ancora una volta con toni post-punk molto intensi, mentre per “Funny Bones” è Cecilia dei Qlowski a salire sul palco e anche qui l’energia strumentale non manca, mentre Les Miserable e la Corapi gridano dentro i loro microfoni.
Il set si chiude con “Competition”, estratto dal loro primo EP e piccolo regalo per il pubblico bolognese che lo aspettava con ansia: la durezza del drumming e la cattiveria delle linee della chitarra scatenano l’ultimo desiderato crowdsurfing della serata.
Un set che, seppur breve (poco più di quaranta minuti), ha regalato tanta adrenalina pura a tutti i presenti e ha dimostrato come il cammino degli Italia 90, sebbene ancora agli inizi, sappia già essere esaltante, incendiario e interessante: ovviamente non vediamo l’ora di ascoltare il loro primo album e di rivederli un’altra volta dal vivo, magari ancora sopra questo stesso palco.
Photo Credit: Paul Hudson (CC BY 2.0)