Il lavoro non è ancora finito. E noi ne siamo felicissimi. Paolo Blodio Fappani (voce, chitarra, basso) e Michele Bertoli (batteria) portano avanti il loro progetto The Great Inferno, smentendo forse in primis loro stessi su una possibile continuazione dell’esperienza. Nel 2019 durante le registrazioni del primo album “All The While White Collides With Black” i The Great Inferno perdono Paul Mellory, cantante e bassista.
«Nostro fratello si è spostato in paradiso, abbiamo pianto. Abbiamo cercato di bruciare tutto e di chiudere questa storia ancor prima che iniziasse. Non ce l’abbiamo fatta. Con l’aiuto e l’abbraccio della nostra scena musicale, abbiamo finito e pubblicato quel disco per mettere un punto a questa “non storia”. »: dicevano così i ragazzi, ma evidentemente certe fiamme musicali non si possono spegnere.
“Stone, Blood and Whispers e Four Legs In a Good Suit” sono i primi due assaggi di un nuovo disco che prenderà forma e cuore nei prossimi mesi.
Oscuri e ipnotici sanno come catturarci, sanno come spingerci in un vortice dolce nel quale il naufragio non è contemplato, piuttosto il lasciarsi andare alla deriva. Se il primo brano si accende in suggestivi bagliori che squarciano il pigro movimento, ecco che “Four Legs In a Good Suit” sembra più scarna, giocando sull’apparizione di un ritmo che fa muovere piedi e testa, mentre una melodia s’insinua nella nostra testa. Oscuri certo, ma quel sorriso (agrodolce) pop che fa capolino ci attrae inesorabilmente…
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Foto: Marzia Benigna