Brevissima trasferta in terra lusitana per il concerto di Sharon Van Etten e The Weather Station, che promette scintille: per entrambe le musiciste si tratta della prima data dei rispettivi tour europei e l’occasione è di quelle da non perdere anche perchè la venue, l’Aula Magna dell’università di Lisbona, stasera sold-out, ha un qualcosa di magico oltre a un’ottima acustica.
Per Tamara Lindeman l’occasione è perfetta per presentare il suo quinto e sesto album, “Ignorance” e “How Is It That I Should Look At The Stars”, usciti rispettivamente a febbraio 2021 e lo scorso marzo sempre via Fat Possum Records: per questo tour la canadese è accompagnata solamente da una violinista, che in alcuni brani l’ha sostituita al piano e sicuramente tutto ciò ne fa guadagnare in intimità .
Il pur breve set della musicista di Toronto ““ circa trentacinque minuti ““ si basa soprattutto sui brani di “Ignorance”, anche se l’iniziale “Stars” fa parte del suo lavoro più recente: qui supportata solo dal suono del piano, The Weather Station riesce perfettamente a esprimere tutta la sua emotività , incantando il pubblico di Lisbona.
Poco più avanti in “Atlantic”è il violino che ha libertà di agire aggiungendo una qualità jazzy al brano, mentre l’atmosfera che Tamara riesce sa creare è incredibilmente delicata.
Nella successiva “Loss” il piano è più saltellante, ma deciso, mentre la voce della Lindeman rimane pura e incantevole, mentre in “Tried To Tell You” il suono del violino arriva dritto al cuore dei numerosi presenti in un susseguirsi di splendide emozioni.
Anche in questa versione in duo The Weather Station è riuscita a costruire un set toccante che, se da una parte perde la grandezza dei suoni presenti nei suoi ultimi dischi, dall’altra ne guadagna in intimità : una delizia totale.
E’ poi la volta di Sharon Van Etten, che sale sul palco della venue della capitale portoghese insieme alla sua band quando l’orologio ha passato le dieci da pochi minuti: la quarantunenne originaria del New Jersey, ma di stanza a Los Angeles ha pubblicato proprio a inizio mese il suo sesto LP “We’ve Been Going About This All Wrong” via Jagjaguwar e ora lo presenta qui in Europa.
Come già anticipato dai video del tour negli Stati Uniti, Sharon spesso si occuperà solamente di cantare, anche se, in realtà , più di una volta la vedremo suonare la chitarra o il piano stasera.
E’ “I’ll Try” a dare il là al suo set: se l’inizio appare piuttosto cupo, il brano sa poi crescere con dei synth che sanno innalzarne il valore ed esaltare i fan lusitani, mentre la musicista nativa del New Jersey mette in luce capacità vocali davvero notevoli.
In “Born”, disegnata con potenti synth, c’è spazio per lasciare la passione della Van Etten molto chiaramente in primo piano, mentre il vecchio singolo “Comeback Kid” è una totale, inaspettata e incontenibile botta di energia che, pur più rumoroso rispetto alla versione presente su “Remind Me Tomorrow” (2019), contiene elementi pop deliziosi a cui il pubblico di Lisbona non rimane indifferente.
Si fa un salto nel passato con “Save Yourself” (da “Epic” del 2010), che vede Sharon imbracciare il suo vecchio amore, la chitarra acustica, trasportandoci su territori vicini al folk e ricchi di belle armonie.
La nuova “Mistake”, con i suoi synth e le sue percussioni, alza il ritmo, scatenando l’handclapping del pubblico e mettendo in luce il volto più melodico, pop e divertente della statunitense.
Subito dopo “Everytime The Sun Comes Up” si presenta in una vesta più elettrica, veloce e luminosa rispetto alla sua versione originale, senza comunque perderne in bellezza, mentre “Far Away” chiude il set portando incredibili emozioni e regalando un’altra incredibile performance vocale della Van Etten.
Il pubblico di Lisbona è completamente in piedi ad applaudire la musicista del New Jersey e Sharon e la sua band non possono fare a meno di ritornare per un breve encore che ovviamente si chiude in maniera trionfale con la passione pop di “Seventeen”, ormai un vero e proprio inno per tutti i suoi fan.
Una serata incredibile che ci ha fatto sussultare nel profondo dell’anima grazie alle emozioni che le due musiciste oggi sul palco hanno saputo donare attraverso la loro musica: si ritorna a dormire in attesa di tornare in Italia domani mattina, ma i ricordi di questo concerto rimarranno indelebili.