Alessandro Baris, multi strumentista e compositore già membro di Collisions, Comfort, L’Altra e Young Boy oltre che collaboratore di prestigio di artisti come i C’mon Tigre e Egle Sommacal, arriva all’esordio solista con “Sintesi”. Un EP che riassume anni di ricerca nei campi più vari, dalle sonorizzazioni di film muti all’elettronica pura. Influenze che in questi sei brani vengono decostruite e ricomposte senza mai perdere di vista le esigenze di una sperimentazione mai fine a se stessa.
Due tracce strumentali (la melodica “Unheard”, la minimale e ritmata “All That” che mette in mostra un crescendo notevole) più la pulsante e cadenzata “Lifetime” tra spoken word e hip hop, tre brani affidati ad altrettanti ospiti. Lee Ranaldo in “Last Letter To Jayne” propone un testo scritto negli ultimi due anni, con un sottofondo musicale adattissimo a sottolineare questo racconto d’insicurezza e perdita; Emma Nolde regala a “Embers” voce d’angelo e immutabile intensità ; Lisa Papineau fa lo stesso con “Nival”.
Bene ha fatto l’etichetta messicana Otono Records a scommettere su quest’avventura solista breve ma intensa, nata per superare il momento di lockdown e pandemia e proseguita anche dopo con la stessa voglia di fare. Alessandro Baris si conferma autore elegante, capace di cucire letteralmente addosso all’interprete di turno la musica che compone.
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