La talentuosa pupilla di casa Roc Nation ““ già posta in risalto dall’Ep “‘Pulp’ nel 2019 ““ è da poco tornata con un nuovo extended play intitolato “3000 °”, che mira a metterne ulteriormente in luce le indiscutibili qualità artistiche. “Questo corpus di opere significa così tanto per me perchè riflette il modo in cui vedo me stessa, da dove vengo e i miei cari… Questa è una storia d’amore ambientata nella città più magica del mondo: New Orleans. New Orleans, infatti, mi ha resa quello che sono. Spero che anche i miei fan e i nuovi ascoltatori ne sentano il cuore e si immergano nel mondo che ho creato in questo Ep”, ha spiegato la giovane artista, dimostrando se non altro di essere oltremodo conscia della potenza legata alla sua musica. Parla di “‘mondo’, Ambrè, di un universo sonoro in grado di spiegare la propria realtà di tutti i giorni, supportata da atmosfere R&B che non si vergognano certo di strizzare l’occhio a brani dall’ossatura marcatamente trap, come avviene ad esempio in “Illusionz”, in cui l’influenza di un nome come 070 Shake si fa chiaro tratto distintivo ed attitudinale.
Passando rapidamente dall’accogliente quartiere di provenienza in quel di New Orleans ““ raccontato nell’introduttiva “3 Peat” ““, alla tenerezza di brani come “I’m Baby” e “Superstitious”, fino alla delusione amorosa protagonista in “Drake and Drive”, tutto infatti sembra essere perfettamente unito da un unico filo conduttore, costretto a passare in maniera inevitabile per gli occhi e la voce di Ambrè. E così l’ascolto finisce per trasformarsi nel seducente racconto di uno spaccato di realtà , privo di fini didascalici e condito da ospiti di tutto rispetto quali Masego, Jvck James, Destin Conrad, BEAM e, infine, Jay Electronica, cui è affidata l’interpretazione dell’ultima traccia del progetto.
La maturità evidentemente ricercata, di cui non a caso sembra trasudare l’intero progetto, non è altro che il trampolino di lancio della giovane artista statunitense. Una sorta di punto di non ritorno per cui da ora in avanti non sarà ammissibile commettere passi falsi. La formula di Ambrè, infatti, condensa molti degli aspetti di cui dovrebbe essere dotato un buon prodotto artistico per risultare accattivante, efficace: un ottimo lavoro di produzione, innegabile ricercatezza stilistica, collaborazioni di tutto rispetto, talento da vendere e in ultimo una (non originalissima) copertina, perfettamente in linea con quanto contenuto all’interno dell’opera.
La talentuosa pupilla, insomma, si riconferma tale e con indiscussa decisione rispetto ai lavori precedenti, forte di un prodotto dal maggiore potenziale identificativo, che potrebbe rivelarne in maniera decisiva il corso della carriera. Magari a partire da un progetto più esteso, animato dagli stessi principi qui messi in atto e da una struttura altrettanto solida alla base. Dopotutto, da qui in poi si tratterà soltanto di mantenere ““ anzichè battere ““ il ferro il più caldo possibile. In altre parole, di non scendere al di sotto dei 3000 ° di temperatura.