Collaborazione decisamente inattesa quella tra Jessie Buckley e Bernard Butler, sorprendente soprattutto per loro due che non si aspettavano di trovare così in fretta il tono giusto per comporre un album intenso come “For All Our Days That Tear The Heart”. Nato in modo estremamente naturale, come se si conoscessero da sempre anche se si sono incontrati per la prima volta solo nel 2020 su suggerimento del manager di Buckley, convinto che fossero spiriti musicalmente affini.
Un feeling evidente in ogni brano, reso ancora più solido dalle radici irlandesi di entrambi. I singoli avevano fatto ben sperare e l’opera completa non delude, affidandosi a un sound tradizionale in bilico tra americana, country, folk di matrice elegante e ricercata. La voce di Jessie Buckley, finora conosciuta soprattutto come attrice in “La Figlia Oscura”, “Fargo” o “Chernobyl” è una piacevole scoperta: ricca e delicata, capace di passare dal sussurro al falsetto all’acuto, con una forza quasi ipnotica particolarmente evidente nella title track, nelle numerose ballad (“Shallow The Water” ad esempio) e in “Seven Red Rose Tattoos” con la sua aura quasi jazz.
Bernard Butler si ritaglia il ruolo che ultimamente più gli si addice, direttore musicale e deus ex machina impegnato ora al piano ora alla chitarra acustica imbracciata fin dalle prime note di “The Eagle & The Dove”. Non mancano pezzi più movimentati come “Babylon Days” o “We’ve Run The Distance” e arrangiamenti orchestrali affidati a Sally Herbert. Il violino e il contrabbasso di “20 Years A-Growing” sono deliziosamente old school, “Footnotes On The Map” ispirata dallo storico Robert McFarlane è caldo, puro irish folk con il baritono di Sam Lee ai backing vocals.
Citazione d’obbligo anche per “Beautiful Regret” in cui Jessie & Bernard trovano melodie e grintose motivazioni, peccato solo per il finale un po’ brusco di “Catch The Dust” ma sono dettagli. La suddivisione dei ruoli e l’esperienza sono ovviamente diversi rispetto a “In Memory Of My Feelings” realizzato da Butler insieme a Catherine Anne Davies (The Anchoress) ma non sembra esserci veramente nulla di forzato o calcolato in “For All Our Days That Tear The Heart” che per mesi è stato un segreto molto ben custodito e oggi ha il sapore della scommessa vinta.