I Weird Nightmare sono una creatura di Alex Edkins, il leader dei Metz sceglie di attenuare gli estremi hardcore punk per concedersi un album dove, pur mantenendo una certa attitudine noise, si lascia andare ad una ricerca melodica che esprime abilmente.

Non rinuncia di certo a dare una struttura da garage rock sparato e caricato al massimo ma si appoggia sempre ad una scelta capace di agganciare l’ascoltare in maniera più semplice ed immediata, rispetto a quanto accadeva con i suoi Metz.

A scanso di equivoci questo è un suo progetto solista, il risultato finale del fermo imposto dalla pandemia che Edkins ha sfruttato per realizzare un album nel quale voleva esprimere una certa solarità  tramite un sound capace di essere quasi un auspicio per l’uscita dall’incubo.

Il risultato è positivo, l’autore riesce nel suo intento riuscendo a creare una serie di brani divertenti che mantengono una forza e un’attitudine quasi punk nella sua ricerca di immediatezza.

“Searching For You” apre l’album con una drum machine che introduce un riff di chitarra per poi lasciarci entrare in un brano che sarebbe stato bene in una compilation dei Ramones, il seguente “Nibs” ci fa capire che qua non si sta mica scherzando, tappeto di chitarre e batteria martellante, il brano funziona alla grande, come inizio ci siamo proprio.

“Lusitania” è un vero e proprio gioiellino, inizio con le chitarre che si muovono a preparare l’arrivo di un melodia particolarmente riuscita che ricorda i grandi brani degli anni 60, pronto per essere coverizzato e sicuramente per entrare a far parte della propria personale playlist, se Alex Edkins, come ha dichiarato,   aveva l’obbiettivo di “creare canzoni che facessero sentire bene le persone” direi che a giudicare dall’inizio ci sta proprio riuscendo.

L’ascolto continua in modo interessante, in “Wrecked” duetta con la compagna di scuderia Alicia Bognanno dei Bully in un brano ancora sempre carico a molla, mentre “Sunday Driver” risulta più pulito e alla batteria viene lasciato tutto l’elemento disturbante.

Non posso fare a meno di citare “Dream”, probabilmente quello più vicino a una versione garage rock dei METZ nella sua ruvida ma fantastica chitarra e “Holding Out” che chiude l’album in modo sognante quasi a volerci accompagnare all’uscita dopo questo giro di giostra che ancora ci fa girare la testa.

Alex Edkins ha scritto canzoni pop e poi li ha vestite con un armatura rock e noise in una combinazione che funziona dannatamente bene e che live sapranno dare, a chi avrà  la fortuna di assistere, una serata carica di energia contagiosa.

Non so se poi deciderà  di portare tutta questa nuova energia pop nei nuovi lavori dei Metz, ma sono sicuro che il progetto Weird Nightmare non finirà  con questo album, potete scommetterci.

Photo: Ryan Thompson