Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.

PAOLO NUTINI
Last Night In The Bittersweet
[Atlantic Records]
Release date: 1 luglio

Chi si rivede! Nuovo album e, vista la lunga assenza, cose fatte in grande per Paolo Nutini: dal rock classico al post-punk al krautrock più ipnotico. Sono passati otto anni dal suo ultimo lavoro in studio e Paolo Nutini torna ora con un quarto album che sembra essere, a quanto dicono le note stampa, il suo lavoro più ricco e, forse, ambizioso.

VIAGRA BOYS
Cave Worls
[Year0001]
Release date: 8 luglio

Il terzo album della band svedese, che arriva a circa un anno dall’acclamato “Welfare Jazz”, è stato prodotto da Pelle Gunnerfeldt e DJ Haydn. La società  attuale è stata decisamente una fonte d’ispirazione per la band: “Le persone guardano alle scimmie come forme di vita primitiva, ma noi siamo questa società  orribile e pigra in cui ci uccidiamo a vicenda e facciamo guerre, mentre loro sono capaci di amare e sentire. Questo fa di loro o di noi la vera scimmia?“.

LAURA VEIRS
Found Light
[Bella Union]
Release date: 8 luglio

Sempre un piacere ritrovare una delle nostre cantanti preferite, ovvero Laura Veirs, che da un seguito a “My Echo” (per noi da 8 in pagella), esprimendo, con questo nuovo lavoro, una rinascita artistica dopo il divorzio dal marito e produttore discografico Tucker Martine. Il multistrumentista Shahzad Ismaily, già  al lavoro con lei e tantissimi altri tra i quali Laurie Anderson, Lou Reed, Tom Waits, John Zorn e Will Oldham, ha curato la produzione del disco.

…AND YOU WILL KNOW US BY THE TRAIL OF DEAD
XI: Bleed Here Now
[InsideOutMusic]
Release date: 15 luglio

Undicesimo album per i Trail Of Dead.L’arte ha un ruolo da svolgere nel prossimo decennio: deve indirizzare l’umanità  verso le soluzioni. La nostra speranza è che, ampliando i modi in cui ascoltiamo e sentiamo, epossiamo espandere il nostro potenziale interiore (i miei genitori direbbero spirituale) per la soluzione dei problemi a venire“, ha dichiarato il cantante Conrad Keely. Un disco “educativo” quindi?

BLACK MIDI
Hellfire
[Rough Trade]
Release date: 15 luglio

Il frontman Geordie Greep descrive così il disco: “se Cavalcade era un dramma, Hellfire è come un film d’azione epico che approfondisce temi sovrapposti di dolore, perdita e angoscia“. “Hellfire” è in prima persona e racconta le storie di brutti personaggi. “Quasi tutti quelli raffigurati sono degli stronzi. Quasi tutto quello che scrivo proviene dalla realtà , da qualcosa che ho sperimentato, esagerato e annotato. Non credo nell’inferno, ma ho sempre amato i film e qualsiasi altra cosa con una rappresentazione dell’inferno. L’inferno di Dante. Quando Homer va all’inferno nei Simpson. C’è un robot Hell in Futurama. Isaac Bashevis Singer, uno scrittore ebreo che ritrae un Satana che interferisce nella vita delle persone.”

BEABADOOBEE
Beatopia
[Dirty Hit]
Release date: 15 luglio

Diamo il bentornato a Beabadoobee, pronta a confermare, con questo secondo album, tutto quanto di buono si era detto con l’esordio. Vi ricordate? Si era parlato di grunge, di anni ’90, mentre ora addirittura la si definisce come l’icona della Gen Z. Il disco, a quanto ci dice la fanciulla, rappresenta è un mondo fantastico ma molto intimo che lei stessa ha inventato quando aveva 7 anni e che ha sempre custodito dentro di sè. Per ora ottimi singoli.

INTERPOL
The Other Side of Make-Believe
[Matador]
Release date:
15 luglio

C’è poco da dire o da girarci intorno: il disco più atteso di questo mese di luglio è proprio il nuovo lavoro degli Interpol. Il disco ha preso forma nel 2020, e nei primi mesi del 2021 la band si è riunita per lavorare insieme sul nuovo materiale in una casa in affitto sui monti Catskill, prima dei ritocchi finali dati a Londra, insieme a Flood e Alan Moulder. “Siamo riusciti a trarre il meglio da questa situazione“, dice Samuel Fogarino sull’esperienza di scrivere da soli, e Daniel Kessler ribadisce: “Lavorare da soli è stato forte inizialmente, ma ci ha dato modo di aprire un capitolo del tutto nuovo per noi. Di solito scriviamo dal vivo, ma per la prima volta non urlo su una batteria“, dice Paul Banks, che ha scritto i brani mentre era in isolamento a Edimburgo, “Io e Daniel abbiamo un’intesa abbastanza forte da poter immaginare come la mia voce si sarebbe adattata alle demo che ha inviato via email. è come Mickey Rourke in Barfly, che canta a un cliente all’estremità  del tavolo, e non abbiamo mai sentito il bisogno di trasformare quella fumosa intimità  in qualcosa di grande e rumoroso quando si è trattato di provare e registrare.“.

JACK WHITE
Entering Heaven Alive
[Third Man Records]
Release date:
22 luglio

Dopo il primo capitolo, “Fear Of The Dawn”, ecco che Jack torna in pista con il secondo capitolo delle sue uscite targate 2022, ovvero “Entering Heaven Alive”. Per noi il primo album, uscito ad aprile, si meritava un 7, 5 in pagella, voi che ne dite? Avete buone vibrazioni da questa seconda puntata?

TRAAMS
Personal Best
[Fatcat]
Release date:
22 luglio

“Personal Best”, il terzo album dei TRAAMS è il loro primo disco dopo sette anni e, a quanto dicono le note stampa, rappresenta una band ricostruita dalle fondamenta. Dopo mezzo decennio di lontananza, è bastata una pandemia globale per riaffermare il loro intenso bisogno di creare musica insieme, e le limitazioni che la situazione ha comportato hanno finito per rivoluzionare il loro sound. “Non riuscivo a scrivere davvero e non avevo la motivazione per fare qualcosa di musicale. Sono abbastanza sicuro di non aver preso in mano una chitarra per due anni“, riflette il cantante e chitarrista Stuart Hopkins. Nell’estae del 2020 il lavoro sul disco è partito in modo deciso: “Abbiamo dovuto reimparare a suonare insieme“, racconta il frontman. “è stato davvero tranquillo e ponderato, mentre prima era sempre stato odiosamente rumoroso. Tutte le cose su cui avevamo fatto affidamento di solito – basso e batteria che si bloccano, feedback della chitarra, parole urlate – non erano più applicabili in questo nuovo modo di scrivere. Dopo le riserve iniziali, è stato incredibilmente stimolante e liberatorio“.

JAMIE T
The Theory Of Whatever
[Polydor]
Release date:
29 luglio

Parlando del singolo “The Old Style Raiders”, Jamie T introduce anche il nuovo album: “C’è la speranza. è la lotta per trovare qualcosa che significa abbastanza per te e che ami. La lotta per trovarlo, e per continuare a lottare, per trovare qualcosa che ami abbastanza da tenerlo stretto. Piuttosto che l’amore per i bambini o l’amore per i film o l’amore per la lussuria, qualsiasi cosa tu abbia quando sei più giovane, è, in realtà , cercare di lottare per qualcosa che significhi più di questo. è la lotta per trovarlo. Ho lottato per trovare la mia direzione con il disco per alcuni anni, davvero. Sono andato a casa un giorno, e ho trovato questa traccia che avevo registrato, praticamente finita. Ed ero davvero sconvolto, perchè mi sono reso conto che avevo passato gli ultimi sei mesi a chiedere ad altre persone di dirmi se c’era qualcosa di buono. Poi ho sentito questa canzone e ho capito subito che avevo trovato la mia strada“.