Ripartono da zero o quasi i The Heron Temple dopo l’esperienza a X Factor nel 2017 fatta quando la band era praticamente appena nata. Valerio Panzavecchia e Vincent Hank si conoscevano solo da un anno e quel palco molto televisivo li ha proiettati in radio, tra video audaci e tour acustici. I riflettori che si sono un po’ spenti alle loro spalle (come fisiologicamente succede dopo ogni edizione del programma) e la pandemia hanno rallentato l’uscita dell’album d’esordio.

Registrato tra Palermo e Milano, anticipato da diversi singoli pubblicati tra 2020 e 2021, “W.A.U” (acronimo di Where Are U / Dove Sei) segna la rinascita dei The Heron Temple che in questi otto brani mettono insieme molte delle loro influenze musicali. Tanta melodia ma non solo in una piccola carrellata di sentimenti, volti e parole a ritmo di soul (“Sciogliersi un po’” e “Falliscono i locali”) pop (“Romanticismo”) ma anche il rock di “Ci facciamo male” e il pianoforte che punteggia una ballata come “Ombre”.

La formazione allargata del 2022 (oltre a Panzavecchia e Hank ci sono anche Roberto Calabrese alla batteria e Carmelo Drago al basso) arricchisce il sound di un gruppo che si presenta al mondo con un’identità  profondamente rinnovata. Crescita è la parola chiave dei The Heron Temple odierni e “W.A.U” è un buon modo di iniziare la loro seconda vita musicale.

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