Devo ammettere che questo potenzialmente fa addirittura paura. Nel senso che, data un’occhiata alla locandina e guardato il trailer, davvero ci si aspetta il peggio. E invece poi è una visione anche carina, certamente intrattenente.
Praticamente una specie di meet up a metà strada tra “Gomorra” (ovviamente la serie) e “Master Chef” (ma anche “Chef” di Jon Favreau), “La cena perfetta” racconta l’incontro tra un affiliato della camorra dal cuore buono (un Salvatore Esposito, fa strano dirlo, qui più credibile del Genny delle ultime puntate dell’ultima stagione di “Gomorra”) messo a capo di un ristorante romano rilevato per riciclare denaro sporco e la pignola, iraconda, ma irresistibile ex proprietaria e promettente chef del locale.
Ovviamente l’incontro produrrà prima dapprima scintille e sdegno, poi sorrisoni, cuoricini a gogo e finanche qualche lacrima.
La sceneggiatura è più prevedibile di una telenovela sudamericana, ma gli interpreti la prendono con leggerezza e danno colore agli stereotipi che sono chiamati a interpretare.
Il finale deliziosamente illogico, ad esempio, riesce anche ad essere sorprendente.
Menzione d’onore per Fru dei Jackal, che farà anche sempre lo stesso personaggio, ma riesce comunque a strappare qualche sana risata.