Mentre in Italia le tre tappe live del 2023 di Bruce Springsteen and The E Street Band hanno avuto un grande successo di vendite (Ferrara e Roma sono già sold out, per Monza restano i settori C1 e C2) ecco che in America scoppia una polemica relativa al caro prezzi proprio dei live del Boss.
I biglietti per gli spettacoli di Springsteen, ovviamente, variavano di prezzo, ma alcuni dei biglietti “platinum” costavano fino a 5.000 dollari quando sono stati messi in vendita. Questi prezzi astronomici fanno parte del modello di “dynamic pricing” di Ticketmaster.
Questo sistema è presumibilmente il modo in cui Ticketmaster vuole escludere i bagarini e i siti di rivendita. L’idea è che Ticketmaster possa far pagare moltissimo dei biglietti appena messi in vendita e se questi sono ancora disponibili, dopo un po’ di tempo, i prezzi potrebbero scendere. Resta ovviamente il fatto che 5.000 dollari per un live è qualcosa di folle.
Ora, come riporta Variety, Ticketmaster sta cercando di difendere il suo operato snocciolando un po’ di numeri, sostenendo che solo l’11,2% dei biglietti per Springsteen venduti la scorsa settimana erano della serie “platinum” e che solo poco più dell’1% costava 5.000 dollari o più. L’azienda sostiene inoltre che il biglietto medio per Springsteen è stato venduto a 262 dollari (comunque non un prezzo basso). Ticketmaster aggiunge che “i prezzi e i formati siano in linea con gli standard del settore per i migliori artisti“. Variety ipotizza che Ticketmaster abbia fatto questa dichiarazione perchè ci sono state molte reazioni online e perchè la gente cerca ancora di comprare i biglietti per il tour.
Springsteen, per ora, non ha ancora commentato l’intera controversia.
Photo by Danny Clinch