E’ passato poco più di un anno e mezzo dall’uscita di “Cooler Return”, il sophomore dei Kiwi Jr., ma la band originaria dell’Isola del Principe Edoardo è già pronta con un nuovo lavoro sulla lunga distanza, il suo secondo realizzato dalla prestigiosa Sub Pop Records.
Registrato a Toronto, questo nuovo LP è stato prodotto da Dan Boeckner, importantissima figura della scena indie canadese, fondatore dei Wolf Parade e attualmente anche chitarrista negli Arcade Fire.
La opening-track “Unspeakable Things” ci introduce perfettamente al nuovo mondo sonoro creato dal gruppo di stanza a Toronto: deliziose melodie dai sapori nostalgici create con l’aiuto di chitarre e synth, presenti in maniera piuttosto evidente in tutto “Chopper”, mentre nella voce del frontman Jeremy Gaudet c’è un non so che di malinconico (“you’re never going home again“, canta il canadese).
“Parasite II”, che prende il titolo dal film “Parasite” del 2019, invece non nasconde i suoi riferimenti ai primi Strokes (anche nei vocals di Gaudet che ricordano quelli di Julian Casablancas), anche se qui c’è un notevole utilizzo dei synth, ma la spensieratezza e la bellezza di quel periodo sembrano rivivere all’interno di questa canzone.
“The Extra Sees The Film” parla delle alte aspirazioni che ognuno ha per se stesso, ma lo fa in modo riflessivo e attraverso piacevoli sensazioni melodiche che citano comunque la già citata band di NYC.
In “The Sound Of Music” i Kiwi Jr. preferiscono usare la harpsichord invece dei synth e, nonostante la malinconia (“you die in your sleep all alone in the middle of the night“, canta Gaudet), ancora una volta le melodie si fanno riconoscere per la loro gradevolezza e semplicità .
Gli arpeggi cristallini della lunghissima “The Masked Singer” (oltre sei minuti), accompagnati anche qui dai synth, chiudono il disco aggiungendo un ultimo tocco pop dai toni tranquilli.
Un lavoro davvero molto piacevole questo “Chopper”, che vede i Kiwi Jr. creare melodie favolose facendo un ampio uso dei synth, disegnando allo stesso tempo atmosfere nostalgiche e sempre rilassanti: il loro cammino prosegue per il verso giusto.
Photo Credit: Ben Rayner