L’imponente, versatile, amabilissima voce di Lisa Gerrard non ha certo bisogno di presentazioni e la ritroviamo con piacere, un anno dopo “Burn”, in questo progetto realizzato a quattro mani con il compositore Marcello De Francisci. I due in realtà hanno già più volte collaborato, in numerose colonne sonore e in un primo album (“Departum”) ambizioso esperimento storico e musicale. “Exaudia” non è da meno: prende il titolo dalla consuetudine medievale secondo cui il monarca concedeva periodicamente udienza ai sudditi, ascoltandone le richieste.
Stessa cosa che sembra aver fatto Lisa Gerrard, regina di fatto e senza bisogno di corona, cesellando insieme al fido De Francisci sette brani che tornano ad evocare il periodo passato alla corte di Hans Zimmer (impossibile immaginare “Il Gladiatore” senza il valente contributo di Miss Gerrard). L’intro affidato a “When The Light Of Morning Comes” lascia ampio spazio all’impareggiabile voce di Lisa, accompagnata da arrangiamenti maestosi. “Until We Meet Again” punta invece sulla melodia e su suoni che si avvicinano all’elettronica, nulla di male ma il meglio “Exaudia” lo dà quando mantiene un portamento regale.
Gli incredibili virtuosismi di “Fallen” e l’impeto della title track sono già pronti per la prossima epica saga, l’intreccio misterioso di “Stories of Love Triumph & Misfortunes” ha intensità e magnetismo, giusto prima del finale affidato alla grandeur folk orchestrale di “Stay With Me” ““ uno dei brani più riusciti – e “Exaudia Reprise”. Un album coinvolgente a conti fatti, sette tracce ricche di spunti con un impianto classico e aerea eleganza senza grosse sorprese o rivoluzioni. Difficile comunque non restare ammaliati dalla padronanza musicale di Gerrard e De Francisci che escono dal periodo pandemico a testa alta.
Credit foto: Vaughan Stedman / M. De Francisci