Un fulmine a ciel sereno. Un ritorno poco atteso ma in grande stile. Finalmente i Two Door Cinema Club hanno raggiunto un livello di maturità che poco mi aspettavo.
Dopo la dèbà¢cle del terzo e quarto album, con “Keep On Smiling” il gruppo inglese trova la sua strada tra maturità , studio e chitarrine delle origini. C’è voluto un pochino affinchè la band arrivasse a capire quale sound effettivamente gli appartenesse: con “Gameshow” si era totalmente usciti fuori dalla strada indie per abbracciare sonorità pop ed elettroniche ma che poco confacevano al concept; con “False Alarm”, invece, si era ritornati un po’ agli album d’esordio mantenendo però la strada del pop elettronico.
Si parte con un intro dalle ambientazioni Pinkfloydiane: “Messenger AD (intro)” è synth, cupo, in totale antitesi con l’idea dell’album e con quello che sono le canzoni a seguire. Con “Everybody’s Cool” iniziamo a sentire sound più funk, ballereccio, accompagnato sempre dal giusto bilanciamento di chitarre e tastiere. Per “Lucky” o “Wonderful Life”, i primi due singoli rilasciati in anteprima, la reference torna a “Beacon”, loro secondo e bellissimo disco, che quindi fa un passo indietro all’inizio per dimostrarci che i tre ragazzi sono ben consci del loro (famosissimo) passato da indie-alternativi di provincia nord-irlandese.
Non manca la ballad di circostanza come “High” che comunque prende poco piede in un album totalmente movimentato come questo, infatti passa quasi in sordina essendo preceduta da “Millionaire” a mio parere la canzone più bella dell’album poichè energica il giusto, fatta di riff e ritornelli ben pensati e arricchita da conversazioni semplici come la domanda che tutti si fanno “supposing you want to be a millionaire…”.
Dopo un’altra intro bella cupa, l’ultima traccia dal titolo “Disappearer” ci segnala quella che a mio avviso potrebbe essere la strada percorsa in un loro futuro. Con delle sonorità più pesanti, quasi alla Black Rebel Motorcycle Club, Alex Trimble & co. terminano il loro disco in maniera non canonica anzi direi cazzuta e rivelatrice. Forse ci aspetterà un disco più rock che pop?
Sta di fatto che con questo nuovo quinto lavoro si è arrivati alla sintesi che io personalmente aspettavo da tempo. Un connubio perfetto che non stanca, anzi ti sorprende in maniera più che positiva consacrando questo album come uno dei migliori nella carriera dei Two Door Cinema Club.