I Gun Club del 1982 viaggiavano sull’onda lunga della pubblicazione di “Fire Of Love” (1981) un esordio sorprendente che aveva venduto bene per essere un disco indipendente e aveva permesso a Jeffrey Lee Pierce e soci di lasciare il segno in una scena musicale affollatissima e in continuo fermento. “Miami” era una reazione al primo dei frequenti cambi di formazione che avrebbero caratterizzato la carriera di una band guidata con sempre maggior fermezza dall’istrionico Pierce: Ward Dotson sostituiva Congo Powers alla chitarra, il bassista Rob Ritter, dimissionario dopo la fine delle registrazioni, stava per lasciare il posto a Patricia Morrison. Solo Terry Graham resisteva alla batteria.
Chris Stein dei Blondie produttore, Debbie Harry ai backing vocals nascosta sotto lo pseudonimo D.H. Laurence Jr. vigilavano sulle sorti di un sound scarno e selvaggio, vicinissimo a quello live come dimostrano i numerosi concerti del periodo recuperati e fedelmente pubblicati nel tempo. Il blues scorreva nelle vene, l’irrinunciabile velocità del punk contagiava la tradizione in una versione al fulmicotone di “Run Through the Jungle” dei Creedence Clearwater Revival e nel classico del folk “John Hardy” riletto con grintosa irruenza. Due stili destinati ad accompagnare tutta la vita di un Jeffrey Lee Pierce ribelle e decadente, cresciuto tra El Monte e Granada Hills, nella Los Angeles meno glamour e costantemente affascinato dai perdenti, da chi viveva ai margini.
Una sorta di sogno ad occhi aperti questo secondo album per lui, che da ragazzo era presidente del locale fan club dei Blondie e anni dopo si ritrovava a duettare con Debbie Harry in un’affilata torch song chiamata “Texas Serenade”. L’impulsività , la goliardia e lo humor nero dei demo che hanno arricchito la ristampa del 2020, il piede saldamente premuto sull’acceleratore, quel voler tutto e subito che trapelava da ogni nota: questo era ed è “Miami”, un’istantanea dell’imperfetta giovinezza di Jeffrey Lee Pierce. “I saw the light “… my brain just burst” (“A Devil in the Woods”) ben descrive lo stato d’animo di un disco che quarant’anni dopo conserva tutta la sua allucinata, ferale energia.
The Gun Club ““ “Miami”
Data di pubblicazione: 20 settembre 1982
Registrato: giugno 1982, Blank Tape Studios (New York)
Tracce: 12
Lunghezza: 39:33
Etichetta: Animal Records
Produttori: Chris Stein
1. Carry Home
2. Like Calling Up Thunder
3. Brother and Sister
4. Run Through the Jungle (John Fogerty)
5. A Devil in the Woods
6. Texas Serenade
7. Watermelon Man
8. Bad Indian
9. John Hardy
10. Fire of Love
11. Sleeping in Blood City
12. Mother of Earth