Rimanere aggrappati a una canzone, fin quasi a costruirne una storia, la propria. E’ ciò che successe alla band 4 Non Blondes, arrivata all’apice del successo con la celebre “What’s Up?”, divenuta una sorta di evergreen del pop rock internazionale.

Mi rendo conto, a trent’anni di distanza dall’uscita dell’album che la conteneva, che sia un po’ ingeneroso relegare quel lavoro a un singolo episodio ma, specie in Europa, il suo apporto fu evidente.

La carriera delle quattro “non bionde” ““ anche se nel gergo statunitense con “blondes” ci si può riferire in genere a delle persone frivole e superficiali – , è stata breve, se non fulminea: in un lustro hanno fatto tempo a incontrarsi, sentire una certa affinità  artistica, formare un gruppo, esibirsi live, farsi notare da un discografico (rappresentante della Interscope), pubblicare un disco, mietere successo planetario e infine sciogliersi.

Nel mezzo, poco prima della pubblicazione due delle membri fondatrici (la chitarrista Shaunna Hall e la batterista Wanda Day) furono sostituite, e così a godere dei copiosi riscontri in tutto il mondo furono, assieme alla bassista Christa Hillhouse e alla talentuosa cantante Linda Perry, la giovane batterista Dawn Richardson e il chitarrista Roger Rocha, che dette nuovo impulso al sound; insomma, non si può dire ci sia stata della noia in quegli anni!

Nel celebrare la loro effimera ma intensa parabola, occorre andare a riascoltare con attenzione l’intero disco e riconoscere che “Bigger, Better, Faster, More!” aveva in effetti al suo interno delle ottime cartucce per arrivare al grande pubblico.

E’ un album dal punto di vista musicale molto eclettico, eterogeneo e che risulta ancora oggi fresco e godibile, imperniato certamente (e sarebbe assurdo negarlo) sull’estro, il carisma e la debordante vocalità  della leader Linda Perry ma che in origine si poneva un obiettivo alto: quello di rinverdire la tradizione rock a stelle e strisce frullando nel calderone funky, blues e classic, e volendo fungere così da alternativa credibile all’eco del grunge che proprio in quel periodo stava conquistando le classifiche.

Mettendosi all’ascolto delle varie tracce, si avverte un’urgenza creativa importante, ad esempio nelle liriche accorate di “Dear Mr.President” ““ un’accusa nemmeno troppo velata all’allora Presidente americano George Bush ““ ottimo singolo oscurato dalla presenza di “What’s Up?”; per non dire di “Train”, che apre le danze con un incedere imponente di chitarre; e della trascinante “Superfly”, che vede la Perry alle prese con una performance vocale irresistibile.

E’ il preludio al vertice del disco, la già  più volte citata “What’s Up?” che fu in grado di catalizzare l’attenzione con un mix di ingredienti micidiali: la cristallina introduzione acustica, la melodia ariosa e gentile e il cantato passionale a contornare un ritornello memorabile.

Anche altrove echeggiano scintille di puro talento: dalla viscerale “Spaceman” alla veemente “Calling All the People”, passando dalle raffinatezze interpretative della vivace “Morphine & Chocolate” e alle dolci malinconie di “Drifting”, si ha l’idea che le 4 Non Blondes abbiano voluto in queste canzoni buttare il cuore oltre l’ostacolo, come se davvero questa fosse per loro l’occasione della vita.

E in pratica non sbagliarono, perchè a questo interessante ed energico esordio, non ci sarà  mai un seguito, con la Perry pronta a fare il grande salto, dopo aver letteralmente incantato le platee di mezzo mondo con la sua voce così potente ed espressiva.

Da solista non saprà  raccogliere il successo ottenuto con la band (che in pochi mesi vendette qualcosa come sei milioni di copie) ma divenne in compenso abilissima produttrice e talent scout; del gruppo rimane pertanto questo unico titolo in catalogo e la poco edificante nomea di meteora, anche se non è da tutti aver realizzato una canzone che rimarrà  nella storia della musica contemporanea.

4 Non Blondes ““ Bigger, Better, Faster, More!
Data di pubblicazione: 13 ottobre 1992
Tracce: 11
Lunghezza: 41:02
Etichetta: Interscope Records
Produttore: David Tickle

Tracklist
1. Train
2. Superfly
3. What’s Up?
4. Pleasantly Blues
5. Morphine & Chocolate
6. Spaceman
7. Old Mr. Heffer
8. Calling All the People
9. Dear Mr. President
10. Drifting
11. No Place Like Home