Matty Healy, frontman dei 1975, ha parlato con NME del fatto che il suo gruppo potrebbe essere definito come “post-Arctic Monkeys” e che potrebbe “essere ancora la band più importante” del decennio a venire.
Parlando con NME, in occasione dell’uscita del loro quinto album, “Being Funny In A Foreign Language” (che a noi non è piaciuto), Healy ha discusso dell’eredità e del futuro dei The 1975, oltre che di come si senta ad essere etichettato come “band”.
Nel 2018, Healy aveva definito gli Arctic Monkeys “la band degli anni 2000” e i The 1975 la band di riferimento degli anni 2010. Oggi, alla domanda su come si sentisse in merito alla posizione del suo gruppo nel decennio a venire, Healy ha risposto: “Penso che potremmo ancora essere la band più importante degli anni ’20 – ho una previsione che lo saremo, ma stiamo iniziando a entrare in una discussione semantica“.
Healy ha poi ammesso che “gli Arctic Monkeys sono ancora rilevanti, fanno dischi fantastici e sono ancora una band” che potrebbe “essere sempre in giro se volesse” (oltre a rivelare di essere “ossessionato da band come i Fontaines D.C.“), ma ha sostenuto che la cultura non è più necessariamente allineata con l’idea di “ragazzi bianchi con la chitarra che cambiano il mondo” e che forse i The 1975 non dovrebbero nemmeno essere considerati una band tradizionale.
“Dovete toglierci dal mondo delle ‘band’ e metterci accanto a Lana [Del Rey], Taylor [Swift], Frank Ocean e Kendrick [Lamar]”, ha detto. “Questi sono artisti che esistono da un decennio e nessuno si pone domande sul perchè siano ancora rilevanti. Noi siamo una band solo nella forma. Siamo molto meno formali dell’ultima band tradizionale, gli Arctic Monkeys. Siamo post-Arctic Monkeys“.
“Being Funny In A Foreign Language” dei The 1975 è appena uscito. La band partirà per un tour nel Regno Unito nel gennaio 2023. Si attendono le date del tour europeo.
Photo credit: Samuel Bradley