Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

ARCTIC MONKEYS – “The Car”
[Domino]

L’atteso settimo album in studio della band è composto da 10 tracce prodotte da James Ford. “The Car” è stato registrato tra il monastero Butley Priory di Suffolk, i RAK Studios di Londra e La Frette a Parigi. Dopo “Tranquillity Base Hotel + Casino”, uscito nel 2018, con “The Car” gli Arctic Monkeys esplorano sontuosamente orchestrato che si accosta ad alcune delle migliori e più ricche performance vocali della carriera di Alex Turner.

DRY CLEANING – “Stumpwork”
[4AD]

A un anno e mezzo di distanza dal loro debutto full-length, “New Long Leg”, i Dry Cleaning tornano oggi con il loro sophomore, “Stumpwork”. La band di stanza a Londra si è nuovamente trasferita ai Rockfield Studios in Galles per registrare il suo secondo lavoro, collaborando ancora una volta con John Parish e con l’ingegner Joe Jones. La press-release spiega che “Stumpwork” è stato ispirato “da una moltitudine di eventi, rappresentati o nella gelida disperazione esistenziale, o nel sorprendente calore nel celebrare la vita dei propri cari persi durante l’anno scorso. I testi surrealisti sono sempre in prima linea, ma ora c’è una sensibilità  per i temi della famiglia, del denaro, della politica, dell’autoironia e della sensualità .

GOAT ““ “Oh Death”
[Rocket Recordings]

Quest’anno i Goat sono stati invitati al banchetto annuale divino alla “‘Round Table of Funk’. Dopo una serata molto umida, e dopo che i Goat si erano parecchio divertiti, ci è stato consegnato il manoscritto di “‘Under No Nation’, e ci è stato ordinato di suonare questo “‘funk’ divino agli umani, dato che gli dei ritenevano che lo spirito umano avesse un profondo bisogno di tornare a muoversi come si deve!“… ecco quanto dice la band. Prepariamoci.

ALICE BOMAN ““ “The Space Between”
[Play It Again Sam]

Alice Boman ha pensato molto allo spazio ultimamente. Il silenzio tra i suoni, i legami non detti tra gli esseri umani, l’enormità  dell’universo e il posto all’interno di esso. Scrivere è ancora un modo per capire me stessa, spiega la Boman. Essendo una persona che pensa troppo, c’è un movimento costante nella mia testa, quindi mi aiuta sedermi e scrivere per capire effettivamente cosa provo o penso. O semplicemente per trovare la calma.
è possibile seguire queste mini epifanie in “The Space Between” questo nuovo album che lavora sull’intimità  e l’angoscia esistenziale con le sue tranquille contemplazioni avvolte dagli arrangiamenti creati in collaborazione con il produttore Patrik Berger (Robyn, Lana Del Rey) e con un’apparizione di Perfume Genius.

LOYLE CARNER ““ “Hugo”
[EMI]

Terzo disco in studio per il rapper londinese.
“Hugo”, che segue di circa 3 anni il precedente “Not Waving, But Drowning”, è, secondo le note di stampa che lo accompagnano il suo lavoro più catartico e ambizioso di sempre, un viaggio nel cuore di ciò che significa essere vivi in questi tempi tumultuosi. In alcune tracce c’è anche la mano di sua maestà  dei beats Madlib.

ROBYN HITCHCOCK ““ “SHUFFLEMANIA!”
[Tiny Ghost Records]

Dopo 5 anni dal suo ultimo, omonimo, album in studio torna in veste solista il mitico leader dei Soft Boys.
Definito dal suo stesso autore ‘a proper pop album’ “SHUFFLEMANIA!” è stato registrato in diverse location durante la recente pandemia e si avvale della presenza di Brendan Benson nel primo singolo ascoltato nei mesi scorsi “Shuffle Man”.

ARCHERS OF LOAF ““ “Reason in Decline”
[Merge]

Hanno atteso 24 anni Eric Bachmann, Eric Johnson, Matt Gentling e Mark Price per pubblicare un nuovo disco in studio sotto il nome Archers of Loaf.
Come racconta lo stesso Bachmann il desiderio di scrivere materiale inedito è nato nel momento in cui la band ha provato a ‘rivisitare’ vecchi brani:
Per i testi, le canzoni e tutto ciò che riguarda gli Archers Of Loaf, dovevo immaginare di essere questo ragazzo bianco arrabbiato del college burbero che odia il capitalismo e il consumismo e ha il cuore spezzato. è amareggiato per le relazioni, quindi prende in giro le cose per sembrare fico. Quando sono invecchiato, sono molto meno così, ma fa parte della mia personalità . Semplicemente non ero entusiasta di rivitalizzere quel mood. Ho usato quel ragazzo come punto di partenza per tirarmi fuori dal cancello, ma mentre scrivevo le canzoni vere, alla fine è andato via.

BURIAL ““ “Streetlands” EP
[Hyperdub]

Il 2022 di Burial che si era aperto con il nuovo “ANTIDAWN” si chiude con una altro EP di 3 tracce. “Streetlands” promette di essere il solito meraviglioso viaggio nei mondi sospesi e rarefatti del misterioso produttore britannico.

BIBIO – “BIB10”
[Warp]

Album decisamente più influenzato dalla chitarra questo “BIB10” che riporta in pista il progetto musicale di Stephen Wilkinson.
Racconta il produttore: Le mie influenze per la produzione in studio provengono principalmente dagli anni ’60, ’70 e ’80, dove l’arte era molto diversa: ottenere un suono più raffinato, senza scalfire l’umanità , faceva parte dell’etica
e ancora: Negli ultimi anni sono diventato più ossessionato che mai dalle chitarre, in particolare dalle chitarre vintage. Questo album è un’ode alla chitarra in un modo molto diverso, con le chitarre più simili a elementi costitutivi di una struttura più ampia e le sottili variazioni e differenze con il tono e il colore di ciascuna chitarra rendono l’album più sfumato. Non lo considero un album di chitarra in sè, ma sento che la base di tutte le tracce è la chitarra.

AA.VV. ““ “Dig Me In: A Dig Me Out Covers Album”
[autoprodotto]

“Dig Me Out”, disco seminale delle Sleater-Kinney, compie 25 anni (esattamente lo scorso aprile) e come miglior modo per celebrarlo oggi salta fuori dal cilindro della migliore scena indie/alternative rock americana un ottimo album tributo.
Wilco, St. Vincent, Low, Courtney Barnett, the Linda Lindas e molti altri raccolti qui per rendere omaggio ad un grande disco e una enorme band.

SIMPLE MINDS – “Direction Of The Heart”
[BMG]

Diociottesimo album in studio per la storica band inglese che come raccontato dalle note stampa riesce a racchiudere perfettamente l’essenza del passato e del presente dei Simple Minds, una band che negli ultimi 10 anni ha visto la sua rinascita, ancora una volta, catturando la magia e le lodi della critica degli esordi.

FLYING LOTUS – “Flying Lotus Presents: Music From The Hit Game Show Ozzy’s Dungeon”
[Warp]

Flying Lotus scrive, dirige, ma soprattutto compone le musiche di “Ozzy’s Dungeon”, segmento che fa parte della nuova antologia horror “V/H/S/99”.
“Flying Lotus Presents: Music From The Hit Game Show Ozzy” raccoglie sette tracce ispirate ai game e TV show anni 80 e 90.

DAWN RICHARD AND SPENCER ZAHN ““ “Pigments”
[Merge]

Dawn Richard e Spencer Zahn uniscono le forze per questo album collaborativo pensato come tributo a Frank Richard membro della band funk Chocolate Milk e padre della Dawn.

THE SOFT PINK TRUTH ““ “Is It Going To Get Any Deeper Than This?”
[Thrill Jockey]

Drew Daniel, metà  esatta dei Matmos, rispolvera il suo progetto solista per un nuovo LP a pochi mesi di distanza dal mini-album, “Was It Ever Real?”, uscito lo scorso agosto.
Anni fa, un amico stava facendo il DJ in un club e una donna è entrata nella cabina del DJ e ha chiesto ‘Andrà  più in profondità  di così?’, racconta Daniel in merito al titolo del disco. E la frase è diventata una specie di mantra per noi. Cosa voleva davvero? Questo album è stato creato come un tentativo di immaginare possibili risposte musicali alla sua domanda.

TEGAN AND SARA ““ “Crybaby”
[Mom+Pop]

Decimo album e debutto sull’etichetta di NYC Mom+Pop per il duo canadese. Il seguito di “Hey, I’m Just Like You” del 2019 ospita artisti del calibro di Courtney Barnett, Sleater-Kinney e Lucius ed è stato prodotto da John Congleton (Sharon Van Etten, Angel Olsen, Future Islands).

FRANKIE COSMOS ““ “Inner World Peace”
[SubPop]

Greta Kline, ovvero Frankie Cosmos, ha prodotto e registrato “Inner World Peace” ai Figure 8 Recording di Brooklyn insieme ai suoi compagni di band e a Nate Mendelsohn e Katie Von Schleicher.
Per me l’album riguarda la percezione. Riguarda la domanda “chi sono io?” e se la risposta sia importante o meno, ha dichiarato la statunitense. Parla del tempo quantico, delle possibilità  dei mondi invisibili. L’album parla di me che mi trovo a galleggiare in un nuovo contesto. Di nuovo adolescente, vivo con i miei genitori. Un adulto che ha scelto di vivere con la mia famiglia in un atto d’amore. Il tempo ci ha spinto in avanti, ci ha invecchiato e ci ha anche congelato. Se non esci di casa, chi sei per il mondo? Puoi portare fuori con te la persona che hai scoperto lì?

A-HA ““ “True North”
[RCA]

Undicesimo album in studio, il primo dal 2015 anno in cui usciva “Cast in Steel”, per la storica band norvegese.

JESSE TABISH ““ “Cowboy Ballads Part 1”
[Pias]

Jesse e la sua principale collaboratrice Kim Tabish (anche moglie e compagna di band) hanno utilizzato il tempo trascorso in isolamento per realizzare un disco glorioso, tanto epico quanto intimo, caratterizzato dagli stessi arrangiamenti ampi e cinematografici e dalle melodie struggenti e malinconiche che caratterizzano il catalogo della band, ma con un taglio più crudo che riflette le sue origini casalinghe.

NICK HAKIM – “Cometa”
[ATO]

Registrato in diverse locations – Texas, North Carolina, California e New York – il nuovo album di Nick Hakim, che segue di due anni l’ottimo “Will This Make Me Good”, riflette l’esperienza dell’innamoramento: Penso che sia bello avere amore nella tua vita e avere persone che lo condividono e lo desiderano, assicura Hakim. è la mia interpretazione di un modo davvero romantico per esprimere l’amore a modo mio.

SIOUXSIE AND THE BASHEES ““ “All Souls”
[uMe]

Siouxsie Sioux in persona cura questa nuova collezione di classici e rarità  della mitica band londinese definite come una sorta di ‘celebrazione dell’autunno’.

ALESSANDRO CAU, TANCREDI EMMI E FEDERICO FENU ““ “Pororoca”
[42Records]

Disco decisamente inedito per la 42 Records (Cosmo, Colapesce, I Cani) questo “Pororoca” a firma di tre musicisti sardi con alle spalle molte e importanti collaborazioni (da Lee Ranaldo, Erik Truffaz, Marcus Malone, Miles Cooper Seaton). Quaranta minuti di composizione e improvvisazione, sei brani arrangiati per batteria, contrabbasso, trombone e farfisa: il risultato è un linguaggio jazzistico nuovo, contemporaneo, intriso di contaminazioni.

TAYLOR SWIFT – “Midnights”
[autoprodotto]

Lana Del Rey, Jack Antonoff, Zoà« Kravitz, Joe Alwyn, Jahaan Sweet sono tra gli ospiti di questo nuovo disco che la Swift ha pubblicato a sorpresa in queste ore.
“Midnights” è un collage di intensità , alti e bassi… scrive l’artista.
La vita può essere oscura, stellata, nuvolosa, terrificante, elettrizzante, calda, fredda, romantica o solitaria… proprio come la Mezzanotte.