Posso dire che ascoltando questo “Kafka For President” mi sono (ri) sentito per la sua durata negli anni ’90? Ma veramente. Una sensazione, una lieve pelle d’oca. Quei suoni piacevolmente ruvidi, le chitarre che fanno il loro dovere, la voce femminile molto versatile, la melodia che arriva sempre e comunque. Ma al di là  di tutto mi piace il senso di libertà  che ho respirato, un disco genuino, che non fa finta di essere rock o di essere pop, che non si preoccupa di avere i piedi in tante scarpe, ma che va dritto per la sua strada, in modo sincero. Mi da l’idea di un disco vecchio stampo, che vi posso dire?

Gabriella Diana guida con sicurezza il suo progetto GAMAAR. Pulsioni rock che non dimenticano anche apurture più leggere, quasi oniriche a tratti. Insomma, ottimo lavoro!

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