A distanza di quattro anni dal suo quarto LP, “About The Light“, Steve Mason tornerà il prossimo 3 marzo, via Domino Recording Company, con un nuovo lavoro sulla lunga distanza, “Brothers & Sisters” (pre-order).
Il suo disco solista più aperto, onesto e vibrante, coniuga il personale e il politico, ma lo fa in modo emotivo ed edificante. Scritto in un contesto di paura e incertezza, e in un momento in cui i responsabili passavano da un disastro all’altro con crescente regolarità , “Brothers & Sisters” è in realtà un ascolto incredibilmente gioioso, persino spirituale.
Con i contributi musicali del celebre cantante pakistano Javed Bashir, dei cantanti gospel britannici Jayando Cole, Keshia Smith, Connie McCall e Adrian Blake e di Kaviraj Singh al santoor, è un disco che parla di unire le persone attraverso l’arte, la musica e la cultura.
“Per me questo disco è un enorme ‘Vaffanculo’ alla Brexit”, spiega Mason. “E un gigantesco ‘Vaffanculo’ a chiunque sia terrorizzato dall’immigrazione, perchè non c’è nulla che l’immigrazione abbia portato a questo Paese che non sia da applaudire. Riuscite a immaginare come sarebbe questo posto senza [l’immigrazione]? Voglio dire, come sarebbe? I pasticci della Cornovaglia e le danze morris?”.
Il primo brano estratto dall’album è “No More” con Javed Bashir e oggi Steve ha condiviso il video diretto da James Hankins e girato nel sud dell’Inghilterra e a Lahore, in Pakistan.
“Questo brano parla di imperialismo e in modo sottile, rispetto ad altri miei lavori, fa riferimento all’Australia, alla Partizione e all’Africa attraverso una combinazione di testi e musica. Mi piace immaginare gli spiriti di queste culture e di queste persone che perseguitano le famiglie che hanno tratto profitto e sono state coinvolte nella loro distruzione attraverso le generazioni. Senza mai dare loro una vera pace. Non riesco mai a far quadrare l’idea di andare in un nuovo Paese con un tale orrore in mente e faccio fatica a credere che chi compie tali atti sia in realtà Umano. Sedersi in un incredibile splendore con tutto ciò che ti circonda, grondante del sangue di incredibili e antiche civiltà . Questo argomento è stato approfondito da molte persone molto intelligenti nel corso degli anni e non è ovviamente una novità , ma dato il messaggio che sta dietro a questo album “FUCK BREXIT PRO IMMIGRATION” ho pensato che fosse necessario un po’ di storia e di contesto”, dice l’ex frontman dei Beta Band.
“Brothers & Sisters” Tracklist:
1. Mars Man
2. I’m On My Way
3. No More
4. All Over Again
5. The People Say
6. Let It Go
7. Pieces Of Me
8. Travelling Hard
9. Brixton Fish Fry
10. Upon My Soul
11. Brothers & Sisters
Credit Foto: Tom Marshak