Recuperiamo fuori tempo massimo la nuova avventura di Vittorio Nistri dei Deadburger e Simone Tilli: ci sono loro infatti dietro il progetto Ossi, sentito omaggio al rock psichedelico con grintose influenze garage uscito in vinile per Snowdonia. Formato consigliato (con tagliando per il download incluso, in alternativa c’è Bandcamp) per preservare il curatissimo art work: un booklet di ventotto pagine ispirato agli anni d’oro del fumetto underground anni settanta, da Andrea Pazienza a Ugo Delucchi, con un formato che volutamente ricorda gli albi dei Freak Brothers di Gilbert Shelton. Quel misto d’irriverente comicità , deliziosa anarchia, critica feroce e satira pungente trova posto anche nell’album degli Ossi.
Dodici brani che restituiscono un’immagine beffarda, impietosa e veritiera dell’Italia di ieri e di oggi dosando sapientemente elementi che Nistri e Tilli sanno padroneggiare a dovere: sbeffeggio rock e concretezza musicale in egual misura, con un uso dell’elettronica (loop, sample, drum machine) misurato ma costante e la partecipazione straordinaria di Dome La Muerte dei Not Moving e Andrea Appino (Zen Circus) alle chitarre e Bruno Dorella dei Bachi Da Pietra alla batteria.
Senza svelare troppo il collage degli Ossi è amaro divertimento, un piccolo compendio della follia umana che inizia con i due minuti di “Ventriloquist Rock” che condensano in sessanta secondi anni e anni di comizi politici (da Grillo in giù) vira sul Renzi messo a nudo a suon di blues elettrico in “Hasta La Sconfitta Siempre” passando per “Toy Boy”, lavoro gratuito (“Naturalmente Non Possiamo Pagarti”) influencer (“Lei è Grunge Lui Urban Cowboy”) ovvero le piaghe del nostro tempo.
Il gioco di riferimenti tra presente e passato è continuo ed esilarante, con fonti d’ispirazione che spaziano dai vari Ty Segall, Violent Femmes e King Gizzard & The Lizard Wizard ai The Monks e la Edgar Broughton Band amorevolmente ricordati in due momenti: “Monk Time” e “Out Demons Out” che entrano a far parte del progetto opportunamente modificate, contaminate da campionamenti tratti da interviste radiofoniche che trasportano in un quotidiano fatto di assurdo, fake news pandemiche e altre brutture fin troppo reali (dal parroco di Lerici agli Aviani Blu di Saturno).
Ora che l’era berlusconiana non è finita, come Nistri e Tilli pronosticavano in “Per Sollevare Il Morale Al Capo”, “Ossi” (l’album) anche se pubblicato prima delle elezioni torna ad essere necessario e rischia seriamente di diventare un manuale di sopravvivenza in attesa di futuri migliori, magari quelli raccontati nella favola vera chiamata “Navarre” tratta da un fatto di cronaca ““ una ragazza che ha salvato un lupo agonizzante a Mulino dei Sassi, nell’Appennino Pistoiese ““ e scritta insieme a Luca Buonaguidi che funge da non scontato e momentaneo happy end.
Credit Foto: Lorenzo Desiati