La mia radio preferita è “Radio 80”. Da fanatico di quella decade mi diverto un mondo a sentire solo canzoni risalenti a quel periodo. Ecco perchè quando mi trovo davanti album che, sfacciatamente, si rifanno agli anni ’80 io vado in brodo di giuggiole. Avevamo già puntato i nostri riflettori sui Night Agent, trio nordico che vede Jacob Hirdwall ai posti di comando, coadiuvato da Christopher Wollter e il famoso chitarrista Janne Schaffer (anche negli ABBA) e ora ecco che è tempo di fare 2 parole su “Stars Above Us”, l’ album d’esordio.
Il piatto forte sono i synth epici, che disegnano trame ballabili ma nello stesso tempo impregnate di un gusto romantico e, perchè no, anche melodrammatico (in questo senso la voce di Christopher Wollter aiuta non poco). La chitarra di Schaffer è usata in modo molto intelligente, lasciata libera di riempire i vuoti con assoli molto belli, carichi di pathos, riuscendo a infondere quasi uno spirito rock in un disco che ha, di primo acchito, un vestito ben più elettronico.
Chiudete gli occhi e ditemi se non vi sentite in una discoteca anni ’80, in cui new-wave e Gary Numan la fanno da padrone. Eppure non c’è solo un taglio ballabile qui, ci sono anche momenti più raccolti, o meglio, d’atmosfera. Penso a una canzone come “Waiting For You”, in cui Schaffer giganteggia con la sua chitarra, come posseduto dallo spirito di David Gilmour. Ben riuscita anche la cover del classico “Fade To Gray”, ripresa in modo classico, senza stravolgimenti, ma realizzata con ottima cura.
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