Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
MAC DEMARCO – “Five Easy Hot Dogs”
[Mac’s Record Label]
Annunciato a sorpresa solo poche settimane fa Mac DeMarco pubblica oggi un nuovo album.
Quasi interamente strumentale “Five Easy Hot Dog” è stato registrato sulle strade degli States:
Il piano era quello di iniziare a guidare verso nord e non tornare a Los Angeles fino a quando il disco fosse pronto. dichiara DeMarco in una nota.
Un pò come stare in tour ma senza suonare”… bruciavo solo soldi”… in alcuni posti sono stato più a lungo di altri, parte li conoscevo altri non tanto”… ho sempre cercato di tenermi impegnato”… se non sapevo cosa fare in una città me ne andavo in giro fino a quando qualcuno non mi riconosceva ed iniziavo da lì. Ho conosciuto tante persone interessanti lungo la strada, e ho avuto molte esperienze cool.
JOHN CALE – “Mercy”
[Double Six/Domino]
Abbiamo dovuto aspettare un decennio per accogliere un nuovo disco di inediti di Mr.Cale (il precedente “Shifty Adventures in Nookie Wood” era datato 2012).
In “Mercy”, Cale arruola alcune delle giovani menti più curiose della musica: Animal Collective, Sylvan Esso, Laurel Halo, Tei Shi, Actress. Sono solo alcuni degli artisti che entrano nella visione consumata del mondo di Cale e lo aiutano a riarredarla. L’ex Velvet Underground ha compiuto 80 anni a marzo e questo nuovo disco è la continuazione di una lunga carriera di lavoro con la meraviglia e l’ultima affascinante produzione della sua mente inquieta.
THE MURDER CAPITAL – “Gigi’s Recovery”
[Human Season]
A circa 3 anni di distanza del debut album “When I Have Fears” il quartetto irlandese rilascia oggi il nuovo “Gigi’s Recovery”.
Il cantante James McGovern ha spiegato a NME che l’album pone domande sulla vita a cui si vuole partecipare, ma pone anche la realtà che si è responsabili della vita in cui ci si trova. è meno velleitario e ingenuo. Questo album mi ha sicuramente posto queste domande. Questo disco è più radicato in se stesso. “Gigi’s Recovery” è una storia di profonda introspezione, nata dalla necessità e che culmina in un punto di resa.
LADYTRON – “Time’s Arrow”
[Cooking Vinyl]
A quattro anni dall’uscita dal loro omonimo sesto album, i Ladytron pubblicano oggi il nuovo “Time’s Arrow”.
Bellezza, disponibilità , fragilità della cultura che circonda l’uomo e l’euforia di liberarsi da tutte le strutture che condizionano l’esistenza sono i temi racchiusi in “Time’s Arrow”, tra melodie cristalline avvolte in trame ghiacciate e arpeggi increspati, shoegaze e suoni industrial che si combinano nel carattestico stile electro-pop che da sempre contraddistingue la band.
Lo stato d’animo di “Time’s Arrow” è stranamente ottimista, liberatorio e persino utopico. Hanno lasciato la distopia alle spalle? “Ci siamo già “, sottolinea la frontwoman Helen Marnie.
RYUICHI SAKAMOTO – “12”
[Milan Records]
L’immenso e sfortunato compositore giapponese torna oggi con un nuovo lavoro in studio a distanza di 5 anni dall’ultimo “Async” (e a pochi mesi dalla colonna sonora per l’anime Netflix “Exception”).
Il disco, a quanto dice lo stesso Sakamoto, è stato registrato fra il 2021 e il 2022, e i titoli dei brani si riferiscono alle date in cui sono stati scritti. Dopo essere finalmente tornato a casa dopo un’importante operazione, spiega, ho preso il sintetizzatore. Non avevo intenzione di comporre qualcosa, volevo solo essere inondato dal suono. Probabilmente continuerò a tenere questo tipo di diario.
DAVE ROWNTREE – “Radio Songs”
[Cooking Vinyl]
Dopo Damon Albarn e Graham Coxon è giunto il momento anche per Dave Rowntree di muovere i pimi passi in solitaria lontano dai Blur.
“Radio Songs” è destinato a sorprendere molte persone, spaziando dall’elettronica a brani ricchi di presenze orchestrali e melodie fornite dalle performance vocali ed espressive di Rowntree, per la prima volta anche in veste di cantante a pieno titolo. Produce Leo Abrahams (Brian Eno, Ghospoet, Wild Beats).
WE ARE SCIENTISTS – “Lobes”
[100% Records]
E con questo sono 8 dischi in studio per la band indie-rock di New York.
“Lobes” è il nome di un cereale dalle sfere nere inventato da Chris Cain (non chiedetelo), spiega il frontman e chitarrista Keith Murray. Ovviamente il disco ha poco a che fare con la colazione, ma mi piacevano le associazioni che la parola ha con la biologia cerebrale, l’evocazione della fantascienza e il senso di qualcosa di fondamentalmente umano e allo stesso tempo totalmente inconoscibile. La parola “lobi” mi fa pensare ai film horror sul corpo di David Cronenberg, ma anche alle commedie di buone maniere di Whit Stillman. Mi piace molto la reazione che suscita nelle persone: tutti conoscono la parola “lobi”, ma per qualche motivo, essere sfidati a definirla li spaventa, li fa arrabbiare, li fa ridere o li fa dire “stai zitto”. Che bella reazione a una parola così innocua. è anche piuttosto divertente da dire. Lobi.
MANESKIN – “Rush!”
[Sony]
Adorati e supportati (anche da mostri sacri come Iggy Pop e Tom Morello) all’estero, sbeffaggiati in patria (l’ultimo della lunga lista il violinista Uto Ughi), i Maneskin rilasciano oggi “Rush!”, una sorta di nuovo esordio in questa dimensione da star planetarie che ha investito il quartetto romano da SanRemo in poi (in realtà con oggi i dischi in studio della band sono due).
Al di là delle discussioni da bar della musica sappiam tutti benissimo che ‘comunque vada, sarà un successo’.
THE C.I.A. – “Surgery Channel”
[The Red Records]
Ty Segall, sua moglie Denèe ed Emmett Kelly (The Cairo Gang, The Double) tornano ad incrociare gli strumenti per il secondo disco in studio dei C.I.A. .
Registrato agli Harmonizer Studios di proprietà di Ty “Surgery Channel” è così raccontato nella press release: C’è qualcosa in “Surgery Channel” che è sterile e sporco allo stesso tempo. Forse è la sensazione di rabbia e sconfitta simultanea. Forse è quello che viene dopo. O forse si tratta dei brevissimi spazi silenziosi tra le note e le parole. Il ritmo non sarebbe nulla senza lo spazio vuoto. Le parole sono ritmo per i C.I.A..
KALI MALONE – “Does Spring Hide Its Joy”
[Xkatedral]
“Does Spring Hide Its Joy” è un pezzo coinvolgente e immersivo nel quale la compositrice Kali Malone, agli oscillatori sinusoidali accordati, si fa affiancare da Stephen O’Malley alla chitarra elettrica e Lucy Railton. La musica è uno studio sugli armonici e sulla composizione non lineare con una maggiore attenzione solo all’intonazione e agli schemi di interferenza del battito.
KATATONIA – “Sky Void of Stars”
[Napalm Records]
Freschi di firma con Napalm Records, gloriosa istituzione in ambito metal e hard rock, gli ‘Swedish masters of melancholy’ inaugurano un nuovo glorioso capitolo della loro lunga epopea musicale rilasciando oggi il dodicesimo disco in studio.
ITALIA 90 – “Living Human Treasure”
[Brace Yourself Records]
Debut album per questa band che su queste pagine abbiamo sempre coccolato con particolare attenzione (e non solo per questo nome da ‘notti magiche’).
Prodotto da Louis Milbourn, registrato in appena due giorni all’Echo Zoo di Eastbourne, “Living Human Treasure” è così raccontato dallo stesso quartetto post-punk londinese: Abbiamo consapevolmente attinto ad elementi di altri generi, come la new wave, il goth rock, il post-hardcore, il jazz, la jungle e la ranchera che ci hanno ispirato ma che non avevamo incorporato nella nostra musica in precedenza.
GUIDED BY VOICES – “La La Land”
[Guided By Voices Inc]
E chi li ferma più Robert Pollard e compagni.
Chiuso il 2022 con due album (“Crystal Nuns Cathedral” e “Trembles And Goggles By Rank”),
una compilation di EP e singoli degli anni ’90 (“Scalping The Guru”) i Guided By Voices hanno pensato bene di inaugurare anche questo 2023 con un nuovo (il loro trentasettesimo) lavoro in studio.
Il frontman ha detto a Rolling Stone che il loro nuovo lavoro è il compagno di “Tremblers And Goggles By Rank” e continua a esplorare un percorso di diversità negli stili e nelle strutture di canzoni più lunghe e avventurose.
Là¥PSLEY- “Cautionary Tales Of Youth”
[Believe]
Costretta dalla pandemia a rimanere bloccata in Sud Africa la britannica Holly Lapsley Fletcher in questo nuovo “Cautionary Tales Of Youth” racconta l’inaspettato amore nato nei confronti di quella terra: Ho voluto celebrare la mia esperienza in Sud Africa durante il lockdwon. è avvenuto tutto così rapidamente con uno dei miei produttori preferiti in città , Greg Abrahams, che ha collaborato con Omri Dahan e Mikaela Faye. Volevo tradurre le avventure, l’edonismo e l’amore sbocciati tra me e il mio gruppo di amici sudafricani.
C+C=MAXIGROSS – “Cosmic Res”
[Dischi Sotteranei/Trovarobato]
Dopo due anni di silenzio il collettivo psichedelico riemerge con un rinnovato percorso discografico, anticipato
nelle settimane scorse dagli ottimi singoli “Ooh, and it makes me wonder” e “Io me ne sto fermo ad aspettare”.
JADU HEART – “Derealised”
[VLF Records]
Il terzo disco del duo londinese è una profonda analisi sulla salute mentale ispirato allo shoegaze che ti solleva nonostante la sua corrente sotterranea di oscurità .
ABRACADABRA – “shapes & colors”
[Melodic]
Dall’industriale Jingletown, Oakland, California, emergono Hannah Skelton (voce, sintetizzatori) e Chris Niles, (basso, sintetizzatori) con i loro inni spigolosi e sfumature anni ’80 (immaginati una serata alcolica tra John Hughes e i Talking Heads).
NEW FOUND GLORY – “Make The Most Of It”
[Revelation Records]
Nuovo album interamente acustico per le leggende pop-punk.
“Make The Most Of It” contiene 7 inediti, composte in seguito alla tragica notizia della malattia che ha colpito il chitarrista Chad Gilbert, e 6 versioni live di classici della band come “The Story So Far”.
JULY TALK – “Remember Never Before”
[Six Shooter Records]
Come da migliore tradzione canadese intorno al nuovo disco del gruppo Toronto si riunisce parte della scena musicale locale. Producono Graham Walsh (Holy Fuck) e Kevin Drew (Broken Social Scene) e nel brano “Certain Father” fa capolino Spencer Krug dei Wolf Parade.
MARTINA BERTONI – “Hypnagogia”
[Karlrecords]
La violoncellista e artista elettronica Martina Bertoni torna con il un secondo lavoro per la berlinese Karlrecords: “Hypnagogia” offre sei nuovi brani magistralmente realizzati tra ambient sperimentale, drone e composizione moderna.