Proprio due anni fa, a gennaio 2021, James Yorkston aveva pubblicato “The Wide, Wide River”, un album collaborativo insieme al collettivo svedese The Second Hand Orchestra (che include anche il chitarrista Peter Morén di Peter Bjorn And John): non c’era alcuna idea di realizzarne un successore, ma proprio all’inizio dello stesso anno il musicista scozzese era entrato nel suo studio a Cellardyke e aveva iniziato a scrivere nuove canzoni per la prima volta con il piano invece che con la chitarra.
Dopo aver inviato cinque o sei pezzi a Karl-Jonas Winqvist, leader del gruppo svedese, i due sono tornati a pensare di lavorare di nuovo insieme, coinvolgendo anche Nina Persson, storica frontwoman dei Cardigans, in questo nuovo progetto.
Sin dalla pur breve opening-track “Sam And Jeanie McGreagor” l’atmosfera sembra essere perfetta e assolutamente naturale con la voce della musicista di stanza a Malmö a recitare la parte della protagonista.
“The Heavy Lyric Police”, invece, ha un non so che di jazzy, forse sarà per quel suo aspetto sperimentale o per la sua strumentazione ricca, ma assolutamente non scontata (in particolare in quel fantastico e leggero librarsi dei fiati) e ci dona momenti di assoluta eleganza e imprevedibilità.
Le cose si fanno davvero toccanti nella successiva “A Sweetness In You”, canzone scritta con il piano, che James dedica al compianto Scott Hutchison, indimenticabile frontman dei Frightened Rabbit, scomparso drammaticamente nel maggio di cinque anni fa: difficile trattenere le lacrime in questi casi davanti a una canzone così sensibile e così bella scritta proprio in memoria del tuo musicista preferito.
“Peter Paulo Van Der Heyden”, invece, ha degli arrangiamenti molto più giocosi rispetto a ciò che abbiamo ascoltato finora e le voci di Yorkston e della Persson possono camminare sopra di essi con la dovuta tranquillità.
Subito dopo, invece, troviamo “Mary”, il momento più intimo e delicato di tutto il disco e l’elegante musica e i gentili vocals dei due protagonisti sanno perfettamente come entrare subito nel cuore di chiunque ascolti, regalando emozioni di rara purezza.
In seguito la title-track “The Great White Sea Eagle” è completamente diversa dal resto: si tratta di uno spoken-word da parte di James, dove le sue parole sono accompagnate solo da una strumentazione leggerissima, che aggiunge intimità alla sua calda voce.
Il talentuoso folk-singer nativo del Fife con questa nuova collaborazione ha senza dubbio saputo colpire dritto al cuore con quelle sue emozioni pure e sincere che regala attraverso la sua musica elegante e piacevole: un disco di grande qualità senza dubbio destinato a rimanere a lungo.