Tecnico del suono oltre che musicista, l’abruzzese Federico Fiamma arriva al disco d’esordio con già una solida esperienza alle spalle. Impossibile non notarlo nei nove brani che compongono “Fuori Stagione”, un concept album sulla scoperta di sé stessi realizzato nell’arco degli ultimi tre anni con l’aiuto di Carmelo Pipitone (Marta sui tubi, Dunk, O.R.k.) nel ruolo di produttore ed arrangiatore. Una presenza d’esperienza e di spessore che impreziosisce un sound coeso e piuttosto vario nello stile.

Chitarre, basso, batteria, pianoforte e mellotron sono la base da cui partire per avventurarsi in una ricerca tra sperimentazione e armonie a volte dolci altre decisamente dissonanti, come dimostra ampiamente “Cambierò”. Non mancano momenti riflessivi e intensi, “Passi” ad esempio con un bel testo e un crescendo musicale notevole, una chitarra blues e una batteria incalzante ma l’animo di “Fuori Stagione” è profondamente rock e aggressivo, caustico e urticante in “Gli strumenti per capire la realtà”, nel caos
organizzato di “Tensione” e “Collasso”.

Un disco fatto di equilibri fragili e fortissimi tra l’infanzia evocata in “Rodi”, le dure critiche di “Prolet”, il grintoso e disperato romanticismo di “Reloveution”, la chitarra acustica che tiene il ritmo dei bilanci finali in “Ventidue” in una ricerca costante del suono più adatto a veicolare emozioni e sentimenti. Un esordio già maturo suonato con convinzione e grande attenzione ai dettagli, nulla è lasciato al caso in un conflitto costante con la società che frustra la libera espressione.

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