Dave Gahan in una nuova intervista fatta al mensile inglese Mojo (ripresa da Rolling Stone) ritorna a parlare di Andy Fletcher e del suo ruolo nei Depeche Mode. Se per Martin Gore Andy era l’uomo del popolo, per Gahan era il capitano della nave.
Avrei dovuto essere più gentile con lui. Ci sono cose che vorrei tanto avergli detto. Tipo: ehi, so che non suoni niente, ma chi se ne frega, sono felice che tu ci sia. Non so cosa tu faccia, ma è qualcosa, magari di molto, molto importante.
Non mancano gli aneddoti. Uno in particolare risalente alle session di “Spirit”. Le tensioni fra Gahan e Gore erano alle stelle e il produttore James Ford li voleva entrambi presenti per un confronto chiarificatore.
A Fletcher la cosa non andava. È stato letteralmente spinto fuori dallo studio dal nostro manager, e intanto urlava e scalciava: Sono anch’io uno della band! Perché sono escluso dalla conversazione?
Credo che la presenza di Fletch abbia spinto Martin e me a…quasi a competere. Dopo le discussioni, Fletch (che spesso era il principale sostenitore di Gore) si metteva lì come me e mi diceva: vedi, io e Martin abbiamo parlato e….
Sta di fatto che con un lutto così grande e importante, la comunicazione tra Gahan e Gore è migliorata e, come dice il cantante, per la prima volta in 40 anni, siamo diventati amici.
I Depeche Mode pubblicheranno il nuovo album “Memento Mori” il 24 marzo.
In Italia il duo suonerà il 12 luglio allo Stadio Olimpico di Roma, il 14 luglio allo Stadio San Siro di Milano e il 16 luglio allo Stadio Dall’Ara di Bologna: i biglietti per tutte le date italiane saranno in vendita dalle ore 10 di venerdì 7 ottobre.