Li abbiamo seguiti fini dall’inizio, i The Reytons.
Con questo secondo lavoro in studio però, la prima ed istintiva cosa che ci viene da fare è andare a riprendere le parole con cui avevamo presentato il disco d’esordio, “Kids off The Estate“: perché tali parole usammo, e tali parole useremmo ancora oggi. E se dovessimo dare un numero al giudizio, il voto sarebbe sempre lo stesso, né più né meno: anche perché sono giovani, perché energia ce n’è, e perché all’uscita di questo sophomore sono finiti subiti in testa alla UK Charts, un motivo ci dovrà pur essere.
Nota di colore e di mèra reportistica: nella settimana sopra descritta in cui i The Reytons si prendevano la vetta della classifica inglese, al posto numero 5 figuravano gli italiani Måneskin.
Absint iniuria verbis.
Da Indie For Bunnies è tutto, a voi la linea.