“Can’t Outrun The Truth” è il nuovo singolo di Pete Townshend solista dopo 29 anni dal precedente. La traccia è stata composta e prodotta da Rachel Fuller con lo pseudonimo di Charlie Pepper. Tutti i proventi delle vendite dei vinili e 10p da ogni download verranno devoluti alla Teenage Cancer Trust, associazione benefica britannica che si occupa dei malati di cancro dai 13 ai 24 anni di età.
La canzone parla della difficoltà emotiva che tutti abbiamo incontrato durante la pandemia, causata in particolar modo dalla mancanza di interazione umana durante le fasi più critiche.
Rachel ha pensato a come i ragazzi malati di cancro vivano sempre costantemente questa sensazione di isolamento. Qui le sue parole:
Avevamo appena cambiato casa e Pete era felice come Larry nel suo studio. Lavorava tutti i giorni mentre io non potevo fare alcun lavoro creativo e ovviamente come tutti non potevo andare da nessuna parte. In quel momento ho iniziato a pensare davvero a quanto fosse incredibilmente difficile questo periodo per tantissime persone. Ho scritto prima il testo e poi mi sono seduta al piano e ho composta la musica. Mi è piaciuto il risultato e ho chiesto a Pete di registrare una demo.
Pete Townshend aggiunge:
Ho aiutato Rachel a registrare i demo di alcuni suoi progetti teatrali. È davvero una lavoratrice instancabile, mi ha detto andiamo in studio per due settimane e lavoriamo a questo progetto. L’abbiamo fatto due ore dopo e dopo un’ora era tutto fatto. È davvero facilissimo lavorare con lei.
“Can’t Outrun The Truth” è stata registrata nel home studio di Pete a settembre del 2021. Pete ha suonato chitarra, violino e ha registrato la voce. Una volta registrata, la coppia ha deciso di pubblicare la traccia e devolvere i proventi all’associazione Teenage Cancer Trust.
Gli anni della pandemia sono stati terribili per gli enti di beneficenza; il Teenage Cancer Trust è stato creato per raccogliere soldi da una serie di concerti all’Albert Hall ogni anno che a causa delle restrizioni si sono dovuti stoppare. L’idea della canzone e dell’operazione di beneficenza è nata quindi sia dalle difficoltà mentali legate alla pandemia che dal voler aiutare questo ente benefico in particolare.
L’artwork è stato creato dal famoso artista britannico Damien Hirst.