Ritroviamo con piacere il pop gentile ed eucato dei Eighty Ninety, che ci sembrano portare avanti il discorso già avviato con l’ EP “The Nigh Sky”, quindi linee morbide, synth che accompagnano voci carezzevoli e spigoli sempre arrotondati, in mid-tempo capaci di farci muovere il piede, ma anche spingerci a momenti più malinconici.
“Stay Alive” parte con questa chitarra acustica e poi scivola carezzevole e agrodolce, come fosse un brano dei Rookie Of The Year remixato dai LANY, davvero molto bello e immediato. Poi il pezzo sale di tono e di ritmo ed entra subito in testa. Ci sanno fare i ragazzi. Avanti così Habner e Harper!
“Stay Alive” parla di come le nostre lotte con la salute mentale possano influenzare le nostre relazioni e di come le cose che facciamo per affrontare la situazione e le persone che amiamo – e che ci amano – possano aiutarci a superare i momenti più difficili della vita. Per tutta la mia vita, la musica è stata uno degli strumenti a cui mi sono rivolto come ascoltatore e musicista, ma non avevo mai affrontato direttamente l’argomento in una canzone.
La canzone è una promessa di essere presente per me stesso e un riconoscimento del fatto che la parte più solida di me sa che questi sentimenti passano e che ce la farò ad arrivare dall’altra parte. La mia speranza è che possa essere anche un promemoria affettuoso per chiunque stia attraversando un momento difficile – e una promessa al nostro pubblico che attraverso la nostra musica siamo e cercheremo sempre di essere lì per aiutare a dare conforto e gioia a chiunque ci ascolti.
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